In Consiglio Comunale è stata discussa l’interpellanza di Una città in comune – PRC sull’annosa situazione del Parco delle Torri a Cisanello.
L’assessora Zambito ha risposto riferendo le assicurazioni date dal privato (Bulgarella) in merito all’operazione, ovvero che ci sono stati dei problemi legati alle banche ma che saranno presto risolti, e ribadendo, come già altre volte aveva fatto, che il Comune non ha alcuna responsabilità per la situazione. Noi crediamo che queste generiche rassicurazioni non siano più accettabili: l’operazione tante volte propagandata sulle pagine dei giornali è fallita e consegna alla città un ecomostro degno dei peggiori esempi dei condoni di Craxi degli anni ’80. Ma la cosa più grave è che non si ammetta l’errore e che di conseguenza non si cerchi di tutelare l’interesse pubblico e dei cittadini, accettando di lasciare la città ostaggio di questi scheletri di cemento per chissà quanto tempo ancora. Infatti nella convenzione che regola le relazione tra il privato e il Comune, l’Amministrazione non si è cautelata in alcun modo per permettere un eventuale ripristino ambientale dell’area nel caso in cui l’ operazione immobiliare non riuscisse mai ad arrivare a compimento.
Cosa succederebbe se la società fallisse? E se invece ci si è cautelati ed esistono delle fideiussioni, si comunichi a tutti qual’è il termine fissato per la loro escussione e il conseguente utilizzo per il ripristino ambientale dell’area. Sarebbe da irresponsabili, infatti, lasciare la città e la sua bellezza in balia di operazioni immobiliari avventate e degli assetti societari di una banca.
Ciccio Auletta, consigliere comunale ‘una città in comune’-PRC