Toscana Aeroporti: siamo al Far West. Sosteniamo lo sciopero dei sindacati. La parte pubblica latita

Sosteniamo con forza e convinzione lo sciopero di sabato 25 giugno indetto unitariamente da tutte le organizzazioni sindacali di Toscana Aeroporti e Toscana Aeroporti Handling, così come sosteniamo lo sciopero dello straordinario di un mese che lavoratori e lavoratrici hanno messo in campo contro le politiche della società che gestisce lo scalo pisano e fiorentino.

Nelle scorse settimane, su nostra richiesta, i sindacati erano stati ascoltati nuovamente in Seconda Commissione di Controllo e Garanzia e avevano evidenziato pesanti criticità, che si trascinano da tempo e che in queste settimane stanno esplodendo per il ritorno ai livelli di traffico pre-pandemici. Purtroppo le preoccupazioni dei rappresentanti dei lavoratori e delle lavoratrici nei confronti di una società che non ha fatto nulla per farsi trovare pronta alla ripresa erano tutte più che fondate ed evidenti a chi volesse vederle: mancanza di investimenti su infrastrutture, mezzi e personale, esternalizzazioni di parte dei servizi, mancata stabilizzazione, assenza di qualsiasi confronto con i sindacati, carichi di lavoro molto pesanti per mancanza di personale e disorganizzazione. Un vero e proprio Far West, di cui pagano le conseguenze i lavoratori e le lavoratrici, ma anche i passeggeri, come dimostrano numerosi casi denunciati dagli stessi sulla stampa nelle ultime settimane.

Evidentemente, ancora una volta, i vertici di Toscana Aeroporti hanno pensato innanzitutto ai propri profitti, a partire dalla vergognosa distribuzione dei 7 milioni di euro di dividendi dopo aver incassato ben 10 milioni di euro da parte della Regione Toscana, che dovevano servire per garantire tutti i livelli occupazionali e salariali.

A questo si aggiunge una situazione sempre più critica per quanto riguarda i servizi di Handling. Non solo Toscana Aeroporti è intenzionata a provare nuovamente a cedere l’handling e a “svendere” le centinaia di lavoratori e lavoratrici addette al servizio ma, con la società Consulta che gestisce ad oggi il 35% dell’handling (la stessa Consulta che voleva acquistare TAH), aumentano i problemi come denunciato dagli stessi sindacati. Consulta, infatti, non dispone di mezzi e personale sufficiente per svolgere i propri servizi, che così vengono coperti dal personale di Toscana Aeroporti Handling, con pesanti ricadute su tutto il sistema aeroportuale a partire dalla questione della sicurezza. Anche su questo riteniamo necessario che Enac e tutti gli organismi competenti facciano le opportune verifiche e assumano i dovuti provvedimenti, e che Toscana Aeroporti si assuma le proprie responsabilità non scaricandole, ancora una volta, sui propri dipendenti.

Ecco davanti agli occhi di tutti gli effetti della liberalizzazione del settore dell’handling e del comparto aeroportuale! Di fronte a tutto ciò è sconcertante dover constatare il totale silenzio e la latitanza della parte pubblica nel CdA di Toscana Aeroporti a sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici. Il Comune di Pisa, la Provincia di Pisa e la Regione Toscana devono assumere una posizione netta e chiara contro simili scelte aziendali, a partire dalla questione dell’handling, per salvaguardare l’occupazione, i diritti e la qualità del lavoro.

Una città in comune
Partito della Rifondazione Comunista

(Immagine di repertorio)

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