Totem Agorà. Veronica Fichi: “Aprire un confronto con le associazioni”

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Sabato l’Agorà è scesa in piazza dopo la rimozione dei totem informativi dal centro storico. Lo stesso giorno l’amministrazione comunale si è espressa con un comunicato che sembra lasciare poco spazio al dialogo, sottolineando come solo l’Agorà, “a fronte di oltre 250 associazioni di volontariato sociale regolarmente iscritte all’albo”, ha utilizzato “quello che il regolamento comunale permetteva nel 2003″ ovvero l’esposizione dei totem informativi in città.
Quel regolamento è stato poi cambiato, spiega la nota del Comune, “anche su prescrizioni della Soprintendenza”, vietando la presenza di Totem, fatti salvi quelli turistici, nel centro. Se tutte le associazioni senza fini di lucro, sportive e culturali incluse, ne facessero uso si raggiungerebbe il numero di “658 totem possibili in tutta Pisa”.
L’amministrazione pisana difende dunque la scelta di rimuovere gli spazi informativi assicurando che lo stesso comportamento verrà tenuto anche in futuro.
Oggi a prendere parola sull’argomento è la consigliera comunale del PD Veronica Fichi che in una lettera aperta chiede che si avvii un confronto con le associazioni.
“La discussione che si è aperta in città circa la concessione di spazi informativi ‘totem’ – scrive Veronica Fichi – deve a mio avviso far riflettere l’amministrazione comunale sul rapporto che in città si intende portare avanti con le associazioni. La scorsa settimana sono stati rimossi i totem informativi del Circolo Agorà che a suo tempo aveva avanzata la richiesta per tali spazi e li utilizzava con regolare autorizzazione del Comune”.
L’Agorà ricorda la consigliera del Pd ha denunciato “la necessità del mondo associativo di avere spazi informativi in città a titolo gratuito”. Questa richiesta era stata riportata pubblicamente ed in sedi opportune, tant’è che in Consiglio Comunale l’assessore si era detto disponibile al dialogo per valutare soluzioni alternative”.
“Ferma restando l’importanza di rispettare regolamenti e norme” dice ancora Veronica Fichi, “quando questi non rispondono più alle esigenze di una comunità solitamente si rivedono per rispondere ai bisogni”.
“Non si può negare”, conclude “un’opportunità di confronto a tutti quei soggetti che operano nell’ambito della promozione sociale, per questo effettuare una rimozione in notturna mi pare proprio una pratica fuori luogo, una modalità che personalmente non approvo”.
Da qui la richiesta all’Amministrazione “di aprire un dibattito cittadino ad oggi disatteso con il mondo associativo per attivare un confronto permanente, visto il ruolo di contrasto all’emarginazione sociale e la funzione aggregante che le realtà associative offrono a tutta la nostra città”.

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