Ieri la Giunta Comune ha approvato ennesimo aumento a 6,50 euro del biglietto per il Pisamover, da anni ormai un pozzo senza fondo.
Il motivo è uno solo: i profitti previsti per gli azionisti non sono mai sufficienti e devono essere sempre tutelati, così come non possono essere messi in discussione gli interessi richiesti dalle banche.
Il tutto supportato con centinaia di migliaia di euro pubblici.
Non va meglio sul fronte del trasporto pubblico. Dopo l’aumento dei biglietti, i disservizi quotidiani, e la diminuzione dei chilometri a fronte di più risorse comunali per il soggetto privato, ecco che arriva la richiesta di deroga da parte di Autolinee Toscane per continuare a fare girare mezzi inquinanti e obsoleti, semplicemente perchè la società privata non ha fatto gli investimenti dovuti.
Un quadro pessimo frutto di scelte di governo che tutelano gli interessi privati a discapito del diritto alla mobilità e della riduzione dell’uso dell’auto privata.
In questi mesi ci siamo battuti contro questi processi non solo a difesa della cittadinanza, ma anche dei lavoratori e delle lavoratrici del servizio pubblico.
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