Un sondaggio telefonico senza mandante

IL TIRRENO PISA, pagina IV (di Carlo Venturini)
In molti hanno ricevuto chiamate a casa, ma nessun partito conferma di aver preso questa iniziativa
Ma qual è il partito che nei giorni scorsi ha telefonato a diversi pisani per conoscere il loro orientamento in vista delle elezioni comunali? Non si sa. E’ un autentico giallo: nessuno dei partiti in ballo conferma di aver preso questa iniziativa. Sono però molte le persone che hanno ricevuto una chiamata telefonica al numero fisso di casa in cui si chiedevano giudizi ed opinioni sull’attività del sindaco e dei suoi assessori. Fin qui tutto lecito, ma qualcosa ha indispettito gli intervistati: la voce all’altro capo del telefono non havoluto rivelare per quale società di rilevazione statistica stesse lavorando e soprattutto chi avesse commissionato l’indagine. Ma cosa si chiede a questo campione di elettori pisani? Le domande sono molto puntuali e, anche se non viene mai citato il nome Filippeschi, si chiede un giudizio su quanto fatto dall’amministrazione comunale riguardo a progetto mura, porto di Marina, canale dei Navicelli, verde di Cisanello e in città, piste ciclabili, asili. Insomma, molti dei pezzi forti del programma di Filippeschi. Si chie-;, de conto inoltre dell’operato della giunta. genere. Il refrain è quello del cliLo strano è che tutti i candi- ma di austerity che ghigliottina dati allo scranno di Palazzo i fondi anche delle campagne Gambacorti giurano di non elettorali. Abbiamo cercato alaver commissionato niente del cuni diretti interessati. Da via Fratti, sede del Pd, il partito dell’attuale primo cittadino, non ne sanno nulla. Diego Petrucci, candidato per Noi Adesso Pis@, dice: «Ci finanziamo a colpi di cene e di certo non abbiamo le risorse per commissionare queste indagini, in genere molto costose». «Noi spenderemo circa 2.500 per la campagna elettorale con tanto di preventivi già depositati in Comune», dice Valeria Antoni, candidata a sindaco per il M5S. Ride Francesco Auletta, aspirante primo cittadino per Rc e la lista “Una città in Comune”: «Rivolgetevi ad altri, abbiamo faticato tantissimo anche solo per avere una sede provvisoria». Anche dal Pdl si nega di aver mai commissionato una simile statistica. Stessa posizione per Carlo Lazzeroni, candidato dell’Udc.

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