Venerdì 18 ottobre sarà una giornata importante di lotta e rivendicazione per tutti i lavoratori, i precari, i sotto-occupati e i non occupati del nostro paese.
“una città in comune” sostiene lo sciopero indetto dal sindacalismo di base contro le politiche di austerità portate avanti prima dal Governo Monti, ed ora dal governo delle larghe intese.
I risultati fallimentari di queste politiche sono oggi sotto gli occhi di tutti: aumento delle diseguaglianze sociali e della povertà, erosione progressiva ed inarrestabile dei diritti acquisiti in decenni di lotte, esclusione da ogni forma di tutela e welfare di fasce sempre più ampie e fragili della popolazione.
Le scelte condotte sul piano nazionale ed europeo hanno effetti disastrosi sugli enti locali, effetti da quali la città di Pisa non è immune: la disoccupazione è in costante aumento, i servizi educativi e socio-sanitari vengono progressivamente smantellati, mentre la rendita costituita sulla speculazione immobiliare aumenta costantemente i propri guadagni.
Per queste ragioni “una città in comune” condivide le rivendicazioni al centro della giornata del 18 ottobre e sostiene convintamente lo sciopero generale.