17 maggio 2018, PisaToday
Sicurezza, cultura, sport, diritto all’abitare, economia, scuola. I candidati della coalizione ‘Diritti in Comune’
che sostiene Francesco Auletta come sindaco sono intervenuti durante la presentazione del programma, stamani 17 maggio, parlando brevemente del proprio contributo dato alla causa. Sono emersi temi ed anche alcune proposte che la compagine politica si propone di attuare nel caso di vittoria alle prossime amministrative del 10 giugno.
Maria Scermino, 34 anni, docente precaria di scuola secondaria: “Sono attivista da 5 anni, vivo in centro ed i miei figli vanno a scuola a Cisanello. Abbiamo tante proposte concrete, mi premeva sottolineare l’aspetto sicurezza, di cui si parla tanto. E’ una priorità anche per noi, ma la intendiamo in modo diverso dagli altri. Sicurezza non è repressione, stile Daspo, ma la si costruisce vivendo gli spazi pubblici con quartieri vivibili a piedi, quindi aree verdi, parchi attrezzati, periferie con proposte gratuite ed aperte a tutti. Sulle idee concrete segnalo l’idea di rendere più accessibile ai giovani la biblioteca comunale, con maggiori spazi dedicati. La proposta è quindi quella di una biblioteca per ragazzi alla Sms”.
Pierpaolo Corradini, imprenditore di 46 anni: “Non siamo professionisti della politica, ma se c’è bisogno di fa anche questo. Partiamo dalla nostra esperienza diretta e quotidiana sul territorio. Io ho fatto tante attività diverse fra impegno civico e volontariato, non si deve comunque dare etichette ma valorizzare come ricchezza la variabilità delle esperienze”.
Massimo Rosoni, libero professionista, 61 anni: “Sono istruttore di scherma, in particolare paralimpica. Mi sono occupato della parte di sport, definita a 360°. Perché oltre alla parte ‘pratica’ c’è quella ‘politica’, che coinvolge gli spazi sul territorio. Per questo una proposta è quella di prevedere un istruttore di quartiere, che possa controllare e curare le aree dove lo sport si pratica. Al pari importante è la formazione degli operatori sportivi, che devono essere preparati anche sui aspetti come quello relazionale”.
Claudio Lazzeri, avvocato 43enne: “Collaboro con Ciccio sul fronte abitativo da anni. In città ci sono 200 immobili Erp sfitti in condizioni pietose. Non sono mai stati fatti investimenti, è una priorità e ci deve essere una voca apposita nel bilancio. C’è poi chi ha patrimoni immobiliari di centinaia di appartamenti lasciati sfitti, il fatto che non ci sia una tassa sanzionatoria è assurdo. Se non c’è modo, è il momento di parlare seriamente di requisizione per questi grandi proprietari”.
Claudio Tongiorgi, studente di 20 anni: “Un mondo della formazione inclusivo è il punto di partenza di una città inclusiva. Ci sono una serie di urgenze, fra le proposte c’è un osservatorio comunale sull’alternanza scuola-lavoro; poi la tragica situazione degli alloggi, con Fossabanda o la Paradisa chiuse, che potrebbero essere residenze studentesche. Della sicurezza e della movida sono incolpati i giovani, è una retorica che non porta a niente, è una volontà politica se ci sono 3 vie piene e poi il deserto. Che il pericolo sia il deserto si sta capendo”.
Simone D’Alessandro, docente Università di Pisa, 40 anni: “L’economia sociale puà sostenere Pisa, con una vera innovazione capace di rispondere ai bisogni. Se si fosse fatta una vera analisi partecipativa si sarebbe capito subito che il Pisa Mover, ad esempio, non serviva a nessuno. Per stimolare le idee servono gli spazi per far incontrare le persone e questo luogo può essere la Mattonaia. Poi sulle tasse si deve applicare progressività, con sgravi Imu per le piccole imprese al pari di tasse di scopo per la grande distribuzione”.
Antonella Vanni, docente scuola dell’infanzia, 58 anni: “Per 30 anni ho lavorato nel terzo settore. Vedo nelle scuole dell’infanzia l’ultima piazza dove le famiglie si incontrano. E’ un buon posto dove lavorare, si può supportare: ci dicono di insegnare ai bambini ad andare d’accordo, sarebbe il caso di farlo anche fra grandi”.
Ismael Mohammed Al Falahi Dawood, cooperante per i diritti umani, 47 anni: “Siamo gli unici ad affrontare il tema della guerra e della pace, che nel tempo è stato molto sottovalutato ma è invece di grande attualità, specie se si considerano le armi che transitano sul nostro territorio”.
Davide Cornolti, volontario del Chicco di Senape, 38 anni: “Si possono servire nelle mense comunali prodotti locali e biologici, o se non ci sono del commercio equo e solidale. Ci sono poi tanti interventi per favorire l’accessibilità per i disabili con pochi costi”.
Nadia Pisanti, docente Università di Pisa, 47 anni: “La sfida della sicurezza non è sulla forza, che fra l’altro si sa che non funziona, ma su accoglienza, dialogo e servizi. Anche i rifugiati hanno diritto a stare bene. Ho vissuto in Francia e in Olanda, Pisa ha un grande potenziale non sfruttato”.