La situazione politica che ha spinto Una città in comune a presentarsi alle elezioni amministrative due anni fa è frutto anche di scelte fatte a livello regionale e nazionale. Tanto per fare degli esempi: la privatizzazione dei servizi, a partire da quello dell’acqua, o la privatizzazione del sistema aeroportuale toscano. Due temi chiaramente locali e altrettanto chiaramente regionali, nazionali e internazionali.
Come a Pisa, in molti altri comuni sono nate tante liste di cittadinanza sulle stesse istanze dal basso che noi vogliamo rappresentare nella nostra città: difesa dei beni comuni, accoglienza, diritto alla casa, ripubblicizzazione dei servizi, no alle grandi opere, mobilità pubblica, uso sociale degli spazi inutilizzati, lotta al malaffare e lotta per il lavoro e per i diritti dei lavoratori.
Come testimoniato dalla nascita di numerose liste di cittadinanza, a Pisa come in molte altre realtà, le esperienze di amministrazione di centro sinistra in Toscana hanno pervicacemente seguito una direzione contraria a queste istanze.
Il primato della finanza sulle persone che ha portato ad intaccare i diritti e il territorio, è stato poi imposto, con le politiche dell’austerity, come rimedio per combattere la crisi. Stabilendo quindi che la causa della malattia è anche la sua soluzione.
Gli effetti di queste scelte sono sotto gli occhi di tutti.
Ecco perché il lavoro e le battaglie che conduciamo localmente devono raggiungere una dimensione più ampia. Ed ecco perché quindi abbiamo guardato con interesse al percorso proposto dai comitati toscani per l’Altra Europa per le elezioni regionali, decidendo di portare il nostro contributo sui contenuti, attraverso discussioni, proposte, costruzione di momenti pubblici di confronto. Percorso culminato con la pubblicazione di un appello al quale abbiamo convintamente aderito.
Per queste stesse ragioni Una città in comune vede oggi in Tommaso Fattori l’espressione di una forte e credibile candidatura a presidente della regione, a garanzia sui contenuti presenti nell’appello “Scrivere la storia della nuova Toscana: insieme possiamo” e di chiara alternativa sia all’arroganza del PD che al suo sistema di potere. La sua storia parla chiaro ed esprime compiutamente le idee per cui noi lavoriamo.