Una folla in piazza contro il razzismo. Duello Rossi-Salvini

giovedì
28 giugno 2018
Testata:
CORRIERE FIORENTINO
Pagina:
1-2

L’iniziativa Nardella-governatore

Tanti in piazza contro il razzismo. Botta e risposta Rossi-Salvini
Il governatore: i migranti una ricchezza, lotterò per lo Ius soli. Il ministro: la sinistra ci è o ci fa?

Ci sono i rom del Poderaccio e quelli dell’associazione New Romalen. Stringono in mano un cartello con scritto: «Non mi censire, riconoscimi». Ci sono i senegalesi, alcuni ambulanti, altri operai a Pontedera. «Ci sentiamo discriminati, abbiamo paura a camminare per strada». E ci sono gli italiani, quelli secondo cui l’immigrazione può costituire una risorsa, se ben governata. Circa 700 persone, ieri pomeriggio, hanno partecipato in piazza Ognissanti alla manifestazione «Insieme contro il razzismo», indetta dal governatore Enrico Rossi e dal sindaco Dario Nardella all’indomani delle affermazioni del ministro dell’Interno Salvini sul censimento dei rom e sui porti chiusi. Dichiarazioni arrivate dopo la morte di Duccio Dini, il ragazzo travolto all’Isolotto in un folle inseguimento per un regolamento tra rom del Poderaccio.

Tante bandiere, barchette di carta sull’asfalto, molti striscioni indirizzati proprio a Salvini: «Non chiudiamo i porti, apriamo i ponti». Tante bandiere rosse, in mezzo alla folla solo una bandiera Pd, portata con orgoglio dalla fiorentina Anna: «Il Pd sull’immigrazione ha fatto bene». Lo statunitense John Gilbert la pensa diversamente: «Salvini continua il lavoro di Minniti». C’è chi protesta. Tensione quando un ragazzo sale sul palco, prende il microfono e grida: «Ci sono pochi giovani». Poi se la prende col Pd, lanciando frasi provocatorie.

Il sindaco di Firenze ricorda Idy Diene, senegalese ucciso a colpi di pistola sul Ponte Vespucci, e Duccio Dini: «In questi ultimi tre mesi Firenze ha pianto l’uccisione brutale di due suoi cittadini e lo ha fatto con la stessa intensità e orgoglio, perché la dignità della vita non ha colore, i fiorentini veri hanno respinto il tentativo vergognoso di strumentalizzare questi fatti per seminare scontro politico». «Quella di oggi ha poi aggiunto non vuol essere una manifestazione politica solo di antifascismo, né pensata esclusivamente contro qual, che esponente di governo. E una manifestazione che parte dalle istituzioni, dalla società civile. E Firenze, città medaglia d’oro alla resistenza, è di per sé una risposta a una politica oscurantista che usa il linguaggio dell’odio».

Poi è la volta di Rossi: «Mi batterò per una legge sullo ius soli: solo in Toscana ogni anno nascono 5.700 bambini non italiani, senza di loro saremmo al crollo demografico». E ancora: «L’immigrazione è una ricchezza». In tarda serata la risposta di Salvini: «”Senza stranieri la Toscana sarebbe un deserto di miseria”, dice Rossi, che aggiunge:
“noi vogliamo sfidare Salvini in piazza”. Ma secondo voi a sinistra ci sono o ci fanno???».

In Ognissanti anche Marcello, operaio della Bekaert, che parlando sul palco con le lacrime agli occhi, ha detto: «Non ho paura di chi ha il coraggio di venire qua, su una barca, ho paura dei ricchissimi, che arrivano, sfruttano il mio lavoro, e poi mi chiudono lo stabilimento in 30 minuti». Tra i presenti anche l’imam Izzeddin Elzir, l’ex rabbino Joseph Levi, il rettore dell’Università Luigi Dei e tanti sindaci. Sul palco si sono alternate le testimonianze di alcuni migranti, le musiche di cantautori toscani e le danze di gruppi etnici.Critiche alla manifestazione sono arrivate da Lega e M5S. «Il Pd ha detto Elisa Montemagni, capogruppo in Consiglio regionale della Lega pensa solamente a come salvaguardare gli immigrati». Arianna Xekalos, consigliera comunale del M5S, aggiunge: «Sono manifestazioni come queste che creano più razzismo».

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