Il ciclista investito da un’auto sul lungarno Gambacorti è stato trascinato per metri: non ci interessa sapere di chi sia la colpa, quello che è certo è che a 30km/h non sarebbe successo, non così, anche se l’automobilista fosse stato distratto, anche se il ciclista fosse stato imprudente. E non avremmo assistito al decesso della vittima. Un’ulteriore vittima del traffico urbano.
Sul 30° Rapporto sull’Ecosistema urbano pubblicato da Legambiente il 23 ottobre 2023 leggiamo che Pisa, città in cui il trasporto pubblico è in sofferenza, è tra le città che ha più vittime del traffico (8 vittime l’anno tra morti e feriti gravi, 104° posto su 105), mentre ci sono oltre 62 auto ogni 100 abitanti, neonati compresi. Nell’atto di indirizzo depositato in Consiglio comunale il 4 agosto scorso avevamo chiesto di discutere al più presto la nostra mozione “Pisa città 30”. A Bologna, a sei mesi dall’adozione della misura Città 30, calano gli incidenti stradali (di quasi l’11%) e i feriti (di oltre il 10%), con miglioramenti ancora più consistenti sulle strade radiali (che sfiorano rispettivamente il -18% e il -28%).
Diminuiscono fortemente (circa -38%) gli incidenti più gravi, classificati dal 118 con “codice rosso”. Si riducono i decessi (il 33% in meno), toccando il minimo storico dal 2013 ad oggi. Si registra un calo del traffico veicolare (-3%) e si abbassa l’inquinamento più legato al traffico urbano (-23%), un vero e proprio boom nell’utilizzo del bike sharing (+92%) mentre aumentano in modo significativo gli spostamenti in bicicletta (+12%) e si consolidano quelli coi mezzi pubblici.
Città 30 non significa solo ridurre la velocità massima in tutta la città ma anche riorganizzare la mobilità privilegiando il trasporto pubblico, l’uso della bicicletta e gli spostamenti a piedi, rendendo così facile rinunciare all’auto, migliorando la fruibilità dei marciapiedi allargandoli e dotandoli di panchine e fontanelle.
Aggiungiamo che ridurre la velocità massima non significa allungare i tempi di percorrenza negli spostamenti in città. La velocità media del traffico automobilistico nelle città italiane è di 20/25 km/h, con continue frenate e accelerazioni che comportano un maggior consumo di carburante e maggiore probabilità di incidenti tra auto o, peggio, tra auto e persone in bici o a piedi.
Una città sicura è possibile, una città che garantisca una mobilità democratica in cui tutte e tutti possano spostarsi indipendentemente dalle condizioni di reddito o dalle condizioni personali, una città in cui i tempi di percorrenza siano prevedibili e non soggetti alle bizzarrie tipiche del traffico automobilistico, una città meno inquinata e amica del clima.
Non possiamo più tollerare che ogni anno nella nostra città delle persone muoiano con l’unica colpa di andare a piedi o in bicicletta.