È iniziata in questi giorni la quarta edizione del Pisa Scotto Festival, rassegna di eventi gratuiti al Giardino Scotto, finanziata dal Comune di Pisa e affidata alla Fondazione Teatro di Pisa. Rispetto alle scorse edizioni, quest’anno la proposta è ancora più smaccatamente politica e di parte. Se in passato si cercava di accontentare anche un pubblico non orientato verso i partiti politici al governo della città, ora la scelta è stata un’altra.
Tutti gli interventi, come ha dichiarato l’assessore alla cultura Filippo Bedini, sono accomunati da «una caratteristica essenziale, non uniformarsi al pensiero unico dominante». Nella lingua della destra, questa espressione vuol dire aderire alla galassia della destra. A dialogare con gli invitati, non a caso, saranno sempre e comunque gli assessori comunali, in particolare proprio Bedini.
Partecipa Boni Castellane, editorialista del quotidiano di Maurizio Belpietro «La Verità», in dialogo con Bedini sul suo ultimo libro; poi l’assessora allo sport Frida Scarpa parla di fairplay; quindi il giornalista Fausto Biloslavo de «Il Giornale», di Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti, dialoga ancora con Bedini; martedì prossimo invece l’instancabile Bedini ci delizierà presentando un monologo di Gianluigi Paragone, uomo politico tornato a fare il giornalista per «Libero». L’evento “clou” della rassegna tuttavia sarà riservato all’assessore alla scuola Riccardo Buscemi, che il 21 giugno dialogherà con il Ministro Giuseppe Valditara. Per chi ne sentisse la mancanza, il 24 un’iniziativa su Puccini vedrà ancora una volta Bedini sul palco a discutere.
Ovviamente la direzione artistica della rassegna è come sempre affidata a Francesca Petrucci, sorella di Diego, consigliere regionale per Fratelli d’Italia.
Un tempo il PCI organizzava le Feste dell’Unità per proporre dibattiti politici di partito. Lo faceva con i soldi dei suoi aderenti. Oggi l’amministrazione “civica” di Conti usa i soldi dei contribuenti, 46.000 euro, per organizzare una specie di Festa della Destra Reazionaria che serva come passerella per i suoi assessori, in particolare per l’anima più retriva della giunta, Bedini. Un grazie alla Fondazione Teatro di Pisa e alla sua presidente Patrizia Paoletti Tangheroni, per essersi prestata a questo squallido teatrino.