Variazione di bilancio: la destra non stanzia neppure un euro per le emergenze sociali

A fronte di un avanzo di amministrazione di oltre 19 milioni di euro da utilizzare con la variazione di bilancio la maggioranza leghista che sostiene il sindaco Conti non stanzia neppure un euro né per l’emergenza abitativa e le politiche per il diritto alla casa – a partire ad esempio dal recupero degli oltre 100 alloggi pubblici ad oggi liberi ma chiusi per la necessità di lavori di manutenzione stimabili in circa 15 mila euro ad appartamento – né per le politiche sociali e di contrasto alla povertà sempre più crescente nella nostra città come dimostrano anche i rapporti della Caritas.

E’ questo il vero segno politico di questa manovra, dopo anni in cui gli enti locali sono stati dissanguati e costretti a non poter utilizzare neppure le risorse che avevano da parte. Infatti per il Comune vi è finalmente la possibilità di spesa e di fare investimenti consistenti grazie alle sentenze n.247/2017 e n.101/2018 della Corte Costituzionale che hanno reso disponibile l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione da parte degli enti locali, dichiarando illegittima la norma contenuta nella legge n.232 del 2016.

Il Governo Conte nell’ottobre di quest’anno non ha potuto così far altro che recepire queste sentenze che smontano nei fatti l’impatto devastante del pareggio di bilancio e prima del patto di stabilità, contro cui in tutti questi anni ci siamo battuti. Siamo stati, infatti, le uniche forze politiche che a livello nazionale e locale hanno contrasto questa norma sin dalla sua introduzione in Costituzione, mentre centro-sinistra e centro-destra, Lega in primis, la approvavano in Parlamento e la attuavano pedissequamente a livello locale.

Sono decine gli atti che abbiamo presentato in Consiglio comunale a Pisa e in tutta Italia che andavano esattamente nella direzione di quanto affermato dalla Corte e che sono state sistematicamente respinte in maniera bipartisan, bocciando anche qualsiasi proposta di mobilitazione degli enti locali contro queste norme.

Oggi Conti così come Salvini provano a farsi belli agli occhi dei cittadini quando hanno approvato e applicato norme anticostituzionali, tutte interne alle logiche di politiche di austerity.

Nonostante questa grande disponibilità di risorse, però, le scelte della nuova giunta Conti non danno risposte alle grandi questioni sociali aperte nella nostra città, anzi le ignorano, destinando, invece, parti molto significative dell’avanzo a “politiche del decoro”. Per questo abbiamo depositato – nonostante i tempi ristrettissimi che ci sono stati imposti dalla maggioranza con appena 24 ore di tempo tra l’illustrazione della variazione in Commissione e la data di scadenza per depositare gli emendamenti – due proposte di modifica alla variazione per stanziare un milione di euro per il recupero degli alloggi di risulta e la manutenzione straordinaria delle case popolari.

A questo si aggiunge all’interno della variazione lo stanziamento per chiudere il contenzioso con la Parcheggi di Pisa srl per il Parcheggio di Piazza Vittorio Emanuele, frutto delle politiche scellerate del centro-sinistra per cui un’opera pubblica che doveva essere realizzata a costo zero in cambio della gestione e che addirittura generava un introito con un canone annuale, si è trasformata in una voragine per le casse comunali e quindi per le tasche dei cittadini e delle cittadine. Inoltre il parcheggio sarà di fatto privatizzato, visto che la durata di quaranta anni della concessione si avvicina molto al senza termine.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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