Verso un domani diverso, costruiamo la Pisa del futuro.
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Da anni siamo impegnati dentro e fuori il consiglio comunale, avendo come bussola del nostro agire quotidiano l’applicazione dei principi della nostra Costituzione.
Difendere, promuovere ed ampliare la giustizia sociale in ogni suo aspetto: dal diritto all’abitare a quello all’istruzione, dal diritto al lavoro a quello alla salute.
Garantire i diritti per tutti e tutte è la chiave per un domani diverso, questo è possibile solo attraverso la partecipazione attiva della cittadinanza.
Uscire dalla emergenza climatica ed ambientale, difendere i beni comuni, ampliare il welfare garantendo l’accesso ai servizi senza alcun tipo di discriminazione.
Pisa deve essere città della pace, sostenibile, aperta, laica e plurale.
Per battere questa destra serve una proposta credibile, radicata, con progetti che diano risposte in primo luogo a chi è colpito dalla crisi aggravata dalla pandemia e dalla guerra: noi vogliamo guardare al futuro con gli occhi di tutte e tutti coloro che non si arrendono e credono in un altro mondo possibile.
Idee e programmi per il governo di Pisa inspirato alla Giustizia Climatica ed Ambientale
Vogliamo ribaltare l’approccio predatorio nei confronti dell’ambiente e delle risorse naturali, consapevoli che la salvaguardia ambientale e della biodiversità, il benessere e la salute fisica e mentale delle persone sono strettamente connessi: energie rinnovabili, rifiuti zero, filiera corta, tutela del territorio e del mare. Stop al consumo di suolo e alle grandi opere. Sì a un radicale riassetto e ampliamento del trasporto pubblico e della mobilità dolce. Sì a una città a dimensione delle persone a partire da bambin3 e anzian3, potenziando il verde pubblico e i parchi.
Cosa faremo se amministreremo noi la città
EMERGENZA CLIMATICA
UNA CITTÀ RINNOVABILE
Per fronteggiare emergenza climatica e perseguire obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura media globale sotto 1,5 gradi al 2100, (Unione Europea ha stabilito di raggiungere zero emissioni nette entro il 2050.
La drammatica crisi energetica in corso rende questa sfida ancora più urgente, perché appare ancora più evidente che la produzione di energia basata sulle fonti fossili genera, oltre alla crisi climatica, disuguaglianze, povertà e guerra.
Le città possono svolgere un ruolo da protagoniste e anche Pisa può contribuire ad affrontare attivamente l’emergenza climatica con una strategia volta a ridurre le emissioni e ad adattarsi a cambiamenti sempre più estremi.
Nella città da noi amministrata, il Comune sarà parte attiva nell’incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili, sia elettrica che termica, anche favorendo la nascita di “comunità energetiche solidali”, essendo parte attiva nel facilitare la conversione energetica degli edifici pubblici, delle abitazioni private e delle imprese.
Le prime cose che faremo se saremo noi a governare la città:
Pannelli Fotovoltaici diffusi, con investimenti pubblici e privati: produrre una cartografia esatta delle aree interdette al fotovoltaico e semplificare al massimo la burocrazia per le aree permesse
Aree comunali o private marginali e degradate da coprire con il fotovoltaico finanziato da chi non ha tetti a disposizione
Sostegno alla creazione di Comunità Energetiche Solidali
Realizzare un piano comunale per l’installazione di impianti eolici, anche in partnership con privati, che includa mini-impianti eolici diffusi.
Promuovere protocolli di intesa con i grandi soggetti privati per la realizzazione di aree industriali a energia pulita e per il riutilizzo di aree dismesse per la produzione di energia rinnovabile
Sconti sulle tasse locali a chi investe massicciamente nelle rinnovabili e nel risparmio energetico
Promozione di forme di aggregazione per suddividere gli oneri degli investimenti
Istituzione di un un ufficio dedicato, che faciliti la cittadinanza e le imprese a migliorare la classe di efficienza energetica dei propri edifici, agevolando l’accesso ai finanziamenti pubblici e semplificando le procedure burocratiche
AMBIENTE E TERRITORIO
UNA CITTÀ VERDE E IN SALUTE
Gli effetti del cambiamento climatico si stanno rendendo sempre più evidenti anno dopo anno.
Oltre agli interventi mirati all’abbattimento delle emissioni di C02, è necessario adottare un piano di adattamento che mantenga e incrementi la qualità della vita e che protegga la cittadinanza dagli effetti nefasti degli eventi meteorologici estremi come siccità, temperature insopportabili e pericolose per la salute, trombe d’aria, bombe d’acqua e alluvioni.
Le prime cose che faremo se saremo noi a governare la città:
Rivedere con estrema urgenza la pianificazione della prevenzione del rischio idrogeologico e degli interventi di protezione civile
Pianificare interventi contro l’erosione costiera, a tutela dell’ambiente e delle attività economiche del litorale
Ridurre il consumo di acqua e pianificare l’uso delle riserve idriche, per far fronte alle siccità estive e per contrastare l’aumento del cuneo salino consequente all’innalzamento del livello del mare
Ampliare e salvaguardare le aree verdi e le alberature a fianco delle strade per migliorare la vivibilità degli spazi urbani e mitigare le ondate di calore estive che si faranno sempre più frequenti
Bloccare ulteriori espansioni urbane e il consumo di suolo anche rivalutando le previsioni già approvate di nuove costruzioni
Salvaguardare ampliare o costituire nuove aree verdi sia nell’abitato sia intorno alla città, ripristinare ove possibile suolo libero da destinare a verde
Investire su una vera e propria infrastruttura verde che innervi l’intera città
Utilizzare specie vegetali adatte alle condizioni meteo-climatiche e di suolo che si trovano in città
Sviluppare un piano di gestione sostenibile del verde urbano che riduca al massimo i consumi idrici
Incentivare le aziende agricole del territorio che utilizzano pratiche agricole che aumentano lo stoccaggio di carbonio nel suolo
SPIAGGE LIBERE
MARE: UN PONTE PER ABBATTEREI PRIVILEGI E DIFENDERE LE SPIAGGE LIBERE E LAMBIENTE
Se saremo noi a governare la città, il comune di adopererà per sostenere una proposta per il riordino del demanio marino basata sui seguenti punti:
MENO CONCESSIONI PIÙ SPIAGGE LIBERE: Bisogna garantire una quota minima di spiagge libere non inferiore al 50 per cento del totale di arenile balneabile. Le concessioni dovranno quindi diminuire di numero e non potranno durare più di 5 anni
PERCORSO PARTECIPATO: Vogliamo una procedura che garantisca la partecipazione dei cittadini e delle associazioni ad ogni tavolo di concertazione per la materia del demanio marittimo e del nuovo Piano di utilizzo degli arenili
TUTELA AMBIENTALE: È indispensabile la tutela della costa e delle spiagge e l’adozione, da parte dell’amministrazione comunale, di progetti che prevedano la progressiva ri-naturalizzazione degli arenili, la de-cementificazione delle spiagge e la protezione degli
habitat e della biodiversità
LOTTA ALL’EROSIONE: Adozione di progetti di protezione della costa dai fenomeni di erosione e di innalzamento del livello del mare. In questo contesto si inserisce la nostra ferma contrarietà al progetto della Darsena Europa
MARE = BENE COMUNE: Il demanio marittimo è un bene pubblico e il suo utilizzo deve tenere conto innanzitutto degli interessi delle cittadine e dei cittadini
MASSIMA TRASPARENZA: La procedura di selezione dei candidati alla gestione dei tratti di arenile deve presentare adeguate garanzie di imparzialità e trasparenza
ACCESSO LIBERO E GRATUITO: L’insistenza di una concessione di servizi su un’area demaniale non potrà in alcun modo precludere la libera e gratuita fruizione della spiaggia. Ogni percorso dovrà garantire anche l’accesso facilitato alle persone con disabilità motoria
TUTELA DEL LAVORO: il servizio di salvamento e tutto il comparto dei lavoratori e lavoratrici in spiaggia dovranno essere disciplinati riconoscendo le giuste tutele, con un salario minimo adeguato ai contratti previsti dagli ordinamenti in vigore
RISPETTO DELLE REGOLE: I concessionari dovranno seguire le regole previste dalle ordinanze locali e nazionali, come ad esempio l’obbligo di lasciare liberi i 5 metri dalla battigia
MOBILITÀ, TRASPORTO PUBBLICO
MOBILITÀ: UNA RIVOLUZIONE PUBBLICA A MISURA DI TUTTI E TUTTE
Per garantire un futuro alla nostra bella città, nei prossimi anni sarà necessario cambiare radicalmente prospettiva, investendo risorse e competenze su importanti progetti di MOBILITA’: insieme dovremo realizzare una vera e propria rivoluzione!
Le priorità dovranno essere completamente invertite e il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile – ciclabilità, pedonalità e micromobilità elettrica – dovranno avere sempre la precedenza.
Crediamo sia fondamentale garantire la mobilità delle persone e delle merci, non delle auto, seguendo tre obiettivi generali: mobilità sostenibile, mobilità sicura, mobilità per tutte e tutti.
Dobbiamo tutelare la salute e rimettere al centro la qualità della vita: ridurre drasticamente le emissioni ad effetto serra, garantire una maggiore sicurezza (troppi morti per incidenti stradali!) e parità di accesso alla mobilità.
Fare questo in una città delle dimensioni di Pisa è possibile e necessario.
Immaginiamo tre cerchi intorno ai quali organizzare la mobilità pubblica: centro, periferie e comuni limitrofi.
Il centro può essere percorso prevalentemente a piedi e in bici, oltre che con un sistema snello di linee veloci. I lungami saranno percorsi da una navetta elettrica gratuita e liberati dalle auto.
Il trasporto pubblico dovrà svolgere il compito fondamentale di collegare le periferie al centro e la città ai Comuni limitrofi.
Le prime cose che faremo se saremo noi a governare la città:
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Semplificare le linee di trasporto pubblico, secondo uno schema facilmente memorizzabile
Linee veloci e frequenti (LAM), completamente in sede protetta, con al massimo un cambio dovrà essere possibile raggiungere tutti i quartieri. Per le linee a più alto carico di utenza sarà valutata l’opzione della tranvia su ferro, più efficiente ed efficace.
collegamenti frequenti con i centri abitati limitrofi: stop al pendolarismo con l’auto privata.
Obiettivo trasporto pubblico urbano gratuito: alcune linee di bus gratuite in determinati orari, tariffe abbonamenti in base alle fasce di reddito; navetta elettrica gratuita sui lungarni.
Inoltre:
Realizzazione di Linea Alta Mobilità Ciclabile (LAMC): piste ad alta percorrenza, larghe, con percorsi semplici, ben segnalate, per collegare periferie al centro e le periferie tra di loro.
Servizio centralizzato di distribuzione delle merci: con l’esplosione degli acquisti on line, le città sono invase da furgoni per le consegne a domicilio, oltre che dai mezzi utilizzati per le forniture dei negozi: occorre razionalizzare e rendere sostenibile la distribuzione delle merci.
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