Verso il ballottaggio, Auletta (Ucic-Prc-Possibile): “Non daremo indicazioni, nostri elettori maturi”

13 giugno 2018, PisaToday

Il candidato della coalizione ‘Diritti in Comune’ analizza i risultati del voto: “Onda nera di voto politico, noi buon risultato ma non c’è da esultare”

 

 

 

Da un lato la soddisfazione per essere cresciuti ed essere stati riconosciuti come “il polo della sinistra alternativaal sistema di potere del Pd”. Dall’altra la preoccupazione per “un’onda nera, razzista e xenofoba, che non ha un programma per la città”. Il candidato della lista ‘Diritti in Comune’ Francesco Auletta analizza i risultati delle elezioni amministrative, in vista del ballottaggio del prossimo 24 giugno.

“Il primo punto – dice – che voglio sottolineare è l’affluenza. Assolutamente non positiva (58,47% ndr), molto inferiore alle politiche nonostante le comunali dovrebbero essere quelle più partecipate, anche vista l’ampia scelta proposta. Il dato dimostra che molti progetti erano improvvisati. In ogni caso col 42% di astensione il prossimo sarà un sindaco di minoranza”.

I risultati elettorali hanno visto Auletta raccogliere il 7,80%: “Siamo un segnale di controtendenza, oltre i 3 poli di centrosinistra, centrodestra e 5 Stelle c’è un quarto polo di sinistra alternativa, che si afferma anche a livello nazionale e con Pisa fra i migliori risultati. Guardando a cosa è successo c’è una crescita esponenziale della Lega, lanciata dalle politiche: più che verde è un’onda nera, una forza che cresce sulle paure e su messaggi razzisti e xenofobi. Se dovesse diventare sindaco Conti non so come potrebbe giurare sulla Costituzione, visti i temi ad esempio della moschea o del ‘prima i bimbi italiani agli asili nido’. Si è visto anche il fallimento dei 5 Stelle, sul locale hanno detto poco. E’ un discorso vale per tutti: se fai politiche di destra, poi viene votato l’originale. Così è successo anche per il centrosinistra, che ha perso migliaia di voti”.

Per Auletta infatti c’è stata una “forte polarizzazione del ‘voto utile’. Il Pd ha raccolto i frutti avvelenati seminati nel tempo con politiche di destra. Siamo noi l’anomalia, che siamo cresciuti nonostante tutto questo. Si vedano le preferenze: il ‘sistema Pd’ raccoglie comunque i numeri maggiori, ma molto inferiori rispetto il 2013. Lega e 5 Stelle poco, anche rispetto a chi come noi rappresenta un progetto”.

Insiste sul tema il rappresentante Ucic: “Il voto per la Lega è politico. Il centrodestra non ha un programma reale. Serfogli ha un’idea di città, ma il suo centrosinistra rappresenta un sistema di potere a cui noi ci siamo sempre opposti e continueremo a farlo. Stiamo già lavorando per questo”. E quindi a questo punto c’è la domanda: chi votare al ballottaggio? “Non daremo indicazioni – è la risposta di Auletta – siamo contro questa visione medievale di proprietà del voto. I nostri elettori sono maturi, decideranno se andare a votare o meno e per chi”.

Realisticamente però le scelte appaiono solo due: “La nostra opposizione al centrodestra è frontale, come già detto. Noi nel ‘tutti contro Serfogli’ non ci stiamo. Centrodestra e centrosinistra non sono uguali, come ho spiegato, il dubbio è semmai se Serfogli rappresenti la sinistra. Credo che chi ci ha sostenuto dovrà alla fine decidere se votare Serfogli o non andare al seggio.

 

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