Verso un domani diverso, costruiamo la Pisa del futuro.
Alle prossime elezioni amministrative sostieni Una città in Comune e Rifondazione Comunista.
Da anni siamo impegnati dentro e fuori il consiglio comunale, avendo come bussola del nostro agire quotidiano l’applicazione dei principi della nostra Costituzione.
Difendere, promuovere ed ampliare la giustizia sociale in ogni suo aspetto: dal diritto all’abitare a quello all’istruzione, dal diritto al lavoro a quello alla salute.
Garantire i diritti per tutti e tutte è la chiave per un domani diverso, questo è possibile solo attraverso la partecipazione attiva della cittadinanza.
Uscire dalla emergenza climatica ed ambientale, difendere i beni comuni, ampliare il welfare garantendo l’accesso ai servizi senza alcun tipo di discriminazione.
Pisa deve essere città della pace, sostenibile, aperta, laica e plurale.
Per battere questa destra serve una proposta credibile, radicata, con progetti che diano risposte in primo luogo a chi è colpito dalla crisi aggravata dalla pandemia e dalla guerra: noi vogliamo guardare al futuro con gli occhi di tutte e tutti coloro che non si arrendono e credono in un altro mondo possibile.
Idee e programmi per il governo di Pisa basato su Pace e Disarmo
Vogliamo una città smilitarizzata, che promuova la cultura della pace e dell’antifascismo, della cooperazione e della risoluzione nonviolenta dei conflitti. Una città senza nuove basi militari, che promuova la riconversione a uso civile di Camp Darby. Vogliamo una città che supporti le donne e gli uomini che localmente e nel mondo portano avanti pratiche di pace.
Cosa faremo se amministreremo noi la città
NESSUNA BASE PER NESSUNA GUERRA
Alla fine di marzo 2022 il nostro gruppo consiliare scopre e rende pubblico il decreto del Presidente del
Consiglio Draghi e del Ministro della Difesa Guerini per realizzare il mega progetto di una nuova base militare
all’interno del Parco di San Rossore nel borgo di Coltano. 73 ettari, la dimensione di un intero quartiere di Pisa,
per accogliere una cittadella militare per i reparti speciali dei Carabinieri, al costo stratosferico di 190 milioni di
euro. Abbiamo organizzato una grande assemblea al circolo di Coltano a cui hanno partecipano centinaia di persone, è la scintilla da cui parte una mobilitazione senza precedenti che mette insieme mondi diversi: nasce il Movimento No Base – né a Coltano né altrove. Insieme abbiamo attraversato il 2 giugno, una manifestazione di 10.000 persone che ha detto con forza: nessuna base per nessuna guerra.
Oggi questa battaglia è ancora aperta e ci aspettano mesi di mobilitazione con tutta la città per respingere al mittente l’economia di guerra e le sue opere.
Nella Pisa che amministreremo noi il Comune si opporrà attraverso tutte le azioni possibili alla realizzazione di questo progetto, a fianco del Movimento No Base e per destinare i 190 milioni di euro sottratti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione per le priorità del nostro territorio: politiche sociali, contrasto al carovita, welfare, politiche abitative e tutela del territorio.
La “Base di Coltano” è solo l’ultima delle infrastrutture di guerra che Pisa dovrebbe ospitare. Noi pensiamo, al contrario di tutte le altre forze politiche della città, che Pisa non possa convivere positivamente con questi Hub Militari: da Camp Darby, all’aeroporto militare, al Comando delle forze speciali dell’esercito, alla 46ª Brigata Aerea e Brigata Folgore.
Noi vogliamo una città demilitarizzata, in cui vi sia la riconversione ad uso civile di Camp Darby, che promuova la cultura della pace, a partire dai luoghi della formazione, della cooperazione e della risoluzione nonviolenta dei conflitti.
CITTÀ DELL'ANTIFASCISMO E DELLA RESISTENZA
I valori dell’antifascismo sono un riferimento imprescindibile per ogni singolo pezzo del nostro programma e rappresentano la bussola culturale di tutte le nostre azioni: la spinta a realizzare una democrazia sostanziale e non solo formale, la costruzione di una città aperta, accogliente e inclusiva, la promozione di una cultura nonviolenta e pacifista.
Crediamo in un antifascismo quotidiano, che si traduca direttamente e concretamente nell’identità cittadina e per questo se saremo noi ad amministrare ci impegneremo nella realizzazione di progetti che tengano insieme riqualificazione urbana e promozione culturale della memoria dell’antifascismo e della Resistenza:
TOPONOMASTICA ANTIFASCISTA: le intitolazioni delle vie e delle piazze che attraversiamo ogni giorno esprimono i valori che facciamo nostri, sono la scelta simbolica di quali sono le antenate e gli antenati che vogliamo rappresentino il nostro passato. Per questo abbiamo previsto un piano per una nuova toponomastica che valorizzi e esprima riconoscenza nei confronti di quelle figure che sono il migliore esempio di chi nella vita ha scelto di lottare per le giuste cause.
PISTA CICLABILE DELLA GUERRA E DELLA RESISTENZA, RUDERE PAMPANA COME MUSEO A CIELO APERTO: realizzeremo nel tracciato ciclabile già esistente che unisce i Navicelli con i lungarni, un percorso memoriale e artistico che ripercorra le tappe della guerra e della Resistenza e che veda come tappa finale il Rudere Pampana, di cui prevediamo un cambio di destinazione d’uso a verde pubblico per farne un museo permanente a cielo aperto.
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Se saremo noi ad amministrare renderemo Pisa una città attiva nella cooperazione internazionale, che costruisce relazioni di solidarietà reciproca con altre città in tutto il mondo, con particolare attenzione alle zone di conflitto e di sperimentazioni democratiche.
La cooperazione decentrata favorisce la presa di coscienza da parte della cittadinanza rispetto alla dimensione internazionale, alla ricchezza delle altre culture e all’importanza della solidarietà tra i popoli.
La città si schiererà a fianco degli attivisti e delle attiviste che rischiano la vita nell’affermare i loro diritti e quelli della loro comunità, attraverso l’accoglienza temporanea di Difensori/e dei Diritti Umani.
Per attuare dal basso, dai territori, gli impegni assunti (e finora disattesi) dall’Italia, verrà destinato lo 0.7% del bilancio comunale alla solidarietà internazionale, dimostrando come la dimensione locale possa agire sul globale.
I nostri interventi su Pace e Disarmo
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