San Martino: stop alla speculazione, recuperando aree verdi e spazi sociali. Liberare piazze dalle auto e rilanciare commercio di prossimità
Ieri sesta tappa dei nostri incontri nei quartieri per presentare il programma con cui partecipiamo alle prossime elezioni comunali. Negli ultimi anni San Martino è stato sottoposto ad una pressione speculativa sempre più intensa: ex cinema Ariston, Distretto 42, ex-catasto, e ora Banca d’Italia e rudere sul Lungarno. Tutto condito dalla nascita come funghi di piccoli supermercati, tutto gestito in modo da favorire il profitto di pochi soggetti privati, auto ovunque a sotterrare le piazze, sparizione sempre più veloce del piccolo commercio di vicinato.
San Martino diventa sempre più lo spazio di una turistizzazione selvaggia e allo stesso tempo un quartiere per una ristretta élite, in ogni caso senza una visione urbanistica coerente che tuteli il suo tessuto. Un processo iniziato col centrosinistra e portato avanti in perfetta continuità dal centrodestra.
Noi invece siamo di tutta un’altra idea: il fascino del quartiere viene dalla sua vita vissuta quotidianamente e dalla tutela e riscoperta della sua trama, a cui si deve ridare respiro. Il punto di partenza è fermare le speculazioni e i nuovi parcheggi, recuperare spazi verdi, sociali e di servizi si tratti del Distretto 42, della Banca d’Italia, dell’ex-catasto. Per il rudere del Lungarno e il vallone del Giardino Scotto, per il quale la giunta rilancia sempre la proposta di un nuovo parcheggio sotto le mura, proponiamo un parco della memoria e una grande area verde che colleghino lungarni e Giardino Scotto.
Vogliamo fermare la realizzazione di nuovi supermercati e incentivare invece il piccolo commercio di prossimità e il mercato rionale. A fronte dei fondi vuoti e della speculazione sulle abitazioni, vogliamo invece favorire affitti equi di case e fondi commerciali.
E’ centrale anche un nuovo ragionamento sul patrimonio culturale: servono tutela e liberazione delle piazze dalle auto, percorsi culturali per valorizzare il quartiere.
Necessario corollario di tutto questo è la reimpostazione della mobilità, che deve essere dolce e ciclabile, e deve prevedere trasporto pubblico a misura di quartiere, zone 30 e strade scolastiche.
Diritti in comune per Auletta sindaco
Le foto dell’incontro col quartiere