Vertenza Misericordia, accordo sulla solidarietà

L’Unità Toscana, pagina 27
È stata siglata ieri in prefettura a Pisa, nell’ambito della procedura di raffreddamento richiesta dai sindacati, l’intesa tra i vertici della Misericordia pisana e Cgil, Cisl e Uil perla riapertura di un tavolo di trattativa per il rinnovo dei contratti di solidarietà che scadranno il 30 giugno. L’accordo non è stato siglato dai Cobas. I vertici dell’Arciconfratrenita, alle prese con un pesante disavanzo finanziario, spiegano i sindacati «hanno finalmente accolto la nostra richiesta di riaprire le trattative per il rinnovo dei contratti di solidarietà e soprattutto di non prefigurare alcun rischio di licenziamenti per il personale dipendente». «È solo un primo passo – precisa Michele Orsi della funzione pubblica Cgil – per discutere dei nuovi contratti di solidarietà e di come uscire dalla crisi che ha messo in ginocchio la Misericordia. La situazione resta drammatica e non abbasseremo la guardia, ma almeno adesso sappiamo che la questione dei licenziamenti non è più all’ordine del giorno». Diverso il parere dei Cobas: «I dirigenti della Misericordia hanno solo accettato la trattiva sul rinnovo dei contratti di solidarietà, ma lo spettro dei licenziamenti rimane aperto per la formulazione ambigua dell’accordo e pertanto abbiamo deciso di mantenere lo stato di agitazione». No ai licenziamenti e chiarezza sui bilanci e responsabilità del debito arriva anche dalla coalizione di sinistra (Una città in comune e Prc) che, attraverso il suo candidato sindaco, Ciccio Auletta, chiede che «non vengano fatti pagare ai lavoratori e alla collettività le conseguenze di gestioni fallimentari, di cui i diretti responsabili non vengono chiamati a rendere conto».
G.M.

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