Via Niccolai? No, via questa amministrazione!

A Pisa sono nate  e vissute molte persone che nella vita hanno fatto cose utili alla città e che meriterebbero senza dubbio di essere ricordate. Tante sono le donne e gli uomini da indicare come figure positive a cui rendere omaggio con una via a loro dedicata. Come ad esempio Teresa Mattei, la partigiana Chicchi, membro dell’Assemblea Costituente, che in provincia di Pisa ha trascorso buona parte della propria vita, oppure Francesco Fausto Nitti partigiano italiano, tra i fondatori di diverse organizzazioni di primo piano dell’antifascismo, fra le quali Giustizia e Libertà.

Invece si è scelto di intitolare un «luogo significativo della città» a Giuseppe Niccolai, neofascista, arruolatosi volontario nella Seconda guerra mondiale per combattere a fianco dei nazisti: la mozione bipartisan proposta da Destra e Centrosinistra (PDL, PD, UDC, PSI, ‘In lista per Pisa’), approvata in fretta e furia senza una vera discussione nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, lo addita tra gli «esempi positivi di “buona Politica”, utili a imparare, figure che hanno dedicato la vita alla ricerca del bene comune della propria città».

Di Niccolai noi ricordiamo il provocatorio comizio del 1972, che fu la causa dell’arresto e della morte per percosse di Franco Serantini, 22 anni, a cui nessun “luogo significativo della città» è stato ancora dedicato nonostante le promesse fatte dall’attuale Giunta l’anno scorso, quando, dopo una lunghissima battaglia e una campagna di iniziativa popolare promossa dalla Biblioteca Franco Serantini, aveva infine deliberato di dedicare a Serantini i giardini di Piazza San Silvestro.

Perché allora i promotori della mozione propongono Niccolai se di lui non si ricorda alcun contributo significativo portato al bene della cittadinanza?

La lista “una città in comune” giudica questo atto dannoso e irrispettoso della memoria della città, una mossa puramente politica e ideologica: con decisioni come queste si vuole far dimenticare il passato di Pisa e della Repubblica italiana nata dall’antifascismo. Una mozione dal titolo “contro l’antipolitica: tre pisani che hanno nobilitato la politica” e che mette insieme un fascista, un rappresentante del PCI e uno della DC ci dice due cose chiare: da un lato, a dispetto del titolo, l’evidenza è che chi ha proposto di intitolare la strada a Niccolai crede che i politici siano tutti uguali; dall’altro che stiamo assistendo a delle prove di coalizione allargata e che la giunta Filippeschi è disposta anche a cancellare la storia della città, a pochi giorni dalle celebrazioni del 25 Aprile, per accontentare gli amici/nemici, rispettando l’antico uso politichese degli “inciuci” e dei favori.

Noi chiediamo con forza che un giusto riconoscimento sia dato a persone realmente meritevoli, come Teresa Mattei, o a vittime della violenza, come Franco Serantini. A loro siano intitolati i «luoghi significativi della città», nei fatti e non a parole.

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