Villa Madrè, respinte le proposte di Apes. L’immobile non sarà a disposizione della città. Le sei famiglie dovranno essere trasferite altrove

TIRRENO PISA Pagina: VI

Villa Madrè, respinte le proposte di Apes. L’immobile non sarà a disposizione della città. Le sei famiglie dovranno essere trasferite altrove

La svolta non è arrivata: l’operazione Villa Madré si ferma defi nitivamente. Condotte Immobiliare, società proprietaria dell’ immobile di viale delle Cascine, struttura turistico-ricettiva (mai diventata tale) presa in affitto dall’Apes per destinarla alt’ emergenza abitativa e agli studenti universitari attraverso un accordo con l’Ardsu, non ha accettato le proposte di modifica del contratto avanzate daApes.
«Il progetto innovativo di mettere a disposizione della città immobili inutilizzati quali quello di Villa Madrè – si legge in nota del Comune – dovrà subire uno stop, anche se i presupposti politici della scelta restano validi e ampiamente condivisi da partiti e forze sociali».
Il tentativo di Apes di modificare il contratto stipulato lo scorso anno perla gestione dell’ immobile si è reso necessario dopo la “bocciatura” del segretario generale del Comune, Angela Nobile, che in un atto dello scorso agosto ha osservato che «non sussistono i presupposti e le condizioni legittimanti perla stipula del contratto», suggerendo «la risoluzione consensuale o la dichiarazione, in via giudiziale, di nullità per illiceità (se non addirittura inesistenza) della causa». Sulla base di questo parere, il dirigente delle politiche abitative ha emesso un provvedimento per chiedere ad Apes di revocare il contratto da 140.000 euro l’anno (circa la metà a carico dell’Ardsu) perla gestione di Villa Madrè.
«Per l’utilizzo a fini pubblici dell’immobile disabitato, il contratto stipulato daApes nel febbraio 2014 con la società proprietaria era stato preventivaniente inviato al dirigente dell’ ufficio casa che aveva rilasciato i nullaosta previsti dal regolamento – sottolinea Palazzo Gambacorti -. Nell’agosto del 2014 il segretario comunale aveva espresso forti riserve sullavalidità del contratto, in seguito alle quali il dirigente dell’ufficio casa aveva ritirato i nullaosta e chiesto adApes la sua risoluzione con la motivazione che non era stato fatto il bando di gara. Apes ha lavorato per proporre ai proprietari una bozza di novazione del contratto che tenesse conto delle riserve giuridiche espresse dal segretario generale. Sebbene vi fosse una disponibilità da parte di tutti i soggetti coinvolti a trovare una soluzione, le valutazioni di carattere economico hanno impedito di realizzare l’obiettivo. La proprietà – prosegue il Comune ha valutato che le condizioni previste dal nuovo contratto non consentirebbero di trarre margini di remuneratività soddisfacenti».
Apes sta ora lavorando con i servizi sociali per trasferire le sei famiglie che abitano a Villa Madre in altre abitazioni destinate all’emergenza abitativa. L’operazione dovrebbe concludersi entro la fine del mese.

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