Immaginare l’alternativa: le comunità energetiche rinnovabili e solidali

Presso il Polo Fibonacci, via Buonarroti/largo Pontecorvo, Aula G

Negli ultimi anni le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono entrate nel dibattito pubblico. Esse sono sostenute e rivendicate dai movimenti climatici, e in particolare dall’agenda climatica dei Fridays for future. Anche alcuni enti pubblici, cooperative, terzo settore o gruppi indipendenti hanno favorito la realizzazione di comunità energetiche. Infine, anche i colossi dell’energia (Enel, ad esempio) sembrano essersene accorti e, con la tipica cattura delle istanze ecologiste provenienti dal basso, anch’essi hanno assunto questa possibilità. Così, vi è chi un approccio integralmente tecnico e manageriale alle comunità energetiche, funzionale all’attuale sistema di concentrazione privata e capitalistica ed estrattivista dell’energia nelle mani dei big players, e vi è chi – come noi – crede nelle comunità energetiche come esperienze politiche, conflittuali, alternative.
Da un lato c’è stata una spinta promotrice importante della legislazione europea (direttiva 2018/2001, c.d. RED II), e un suo lento recepimento in quella italiana, che sottolinea il ruolo centrale delle CER nello scenario zero-net emission. Dall’altro, il caro-bollette e i costi altissimi delle fonti fossili tradizionali, schizzati verso l’alto a seguito della speculazione finanziaria e dello scoppio della guerra, hanno reso necessaria la ricerca di approvvigionamenti energetici alternativi, che siano in grado di contrastare la povertà energetica crescente. La comunità energetica è, infatti, tanto una comunità locale, quanto una comunità di finalità, costituita da persone che condividono l’obiettivo di rendere l’energia egualmente accessibile a tutt.
Come far sì che le CER siano strumento trasformativo dell’attuale sistema fossile, monopolistico ed estrattivista, per una democrazia energetica, basata sull’energia pulita e rinnovabile e sull’autonomia dei territori? Come sfuggire alle maglie del greenwashing? Come si implementano le CER a partire dalle nostre lotte, dalle nostre esigenze, dalle nostre realtà cittadine?

Ne discuteremo insieme ai nostri ospiti, integrando le diverse prospettive ed esperienze che portano:
– Ivano Scotti (ricercatore di sociologia dell’ambiente e del territorio, Università di Napoli Federico II);
– Chiara Brogi (referente CER di “è nostra”, cooperativa energetica che produce e fornisce ai soci energia sostenibile, etica, 100% rinnovabile, attraverso un modello di partecipazione e condivisione, senza fini di lucro privato: https://www.enostra.it/scopri-chi-siamo/);
– Giada Coleandro (dottoranda in sociologia e ricerca sociale all’Università di Bologna, si occupa del rapporto tra energia rinnovabile e giustizia sociale)
– Riccardo Petrarolo (No al Fossile – Civitavecchia: https://www.facebook.com/noalfossilecv)

Sostiene l’iniziativa e partecipa Una Città in Comune (https://www.facebook.com/unacittaincomunepisa)

L’iniziativa si inserisce in una serie di dibattiti e approfondimenti di “Ecologia Politica – Pisa”, iniziati lo scorso 24 febbraio con la presentazione del “Piano per il futuro della ex- Gkn”. In questo e nei prossimi incontri ci concentriamo su: transizione ecologica dal basso, alternativa energetica, mobilità pubblica e sostenibile, giustizia climatica, convergenza tra lotte sociali e lotte ecologiste.