Dall’evento pisano “Un’altra musica in comune” del 22, 23, 24 novembre 2013 è nata la rete delle liste di cittadinanza “Le città in comune”.
Ecco una presentazione della nuova rete di Liste di cittadinanza unite per un’altra idea di città.
“Le città in comune”: chi siamo
Siamo la rete delle liste e dei movimenti di cittadinanza uniti per un’altra idea e un’altra pratica di città, con tre punti fermi tanto per cominciare: disobbedienza al patto di stabilità, rigenerazione e valorizzazione sociale del patrimonio immobiliare in disuso, difesa dei beni comuni e dei servizi pubblici.
Condividiamo una ‘tavola dei valori’ semplice e chiara: pubblico meglio di privato, sociale e comune meglio di mercato e profitto, rispetto e solidarietà meglio di stabilità e crescita, lavoro meglio precarietà, sinistra meglio di larghe intese.
Siamo ovviamente porosi e inclusivi: nessun recinto precostituito. Ma apertura al confronto e all’arricchimento reciproco, alla collaborazione con le altre realtà locali su tutto il territorio nazionale che condividano i nostri punti e i nostri valori e possano ampliarli ancora.
Le Città in Comune, le liste e i movimenti, oggi sono: Firenze (perUnaltracittà), Ancona (Ancona Bene Comune), L’Aquila (Appello per L’Aquila), Brescia (Brescia Solidale e Libertaria per i Beni Comuni), Brindisi (Brindisi Bene Comune), Messina (Cambiamo Messina dal basso), Feltre (Cittadinanza e Partecipazione), Imperia (Imperia Bene Comune), Pisa (Una città in comune), Roma (Repubblica Romana e Sinistra per Roma), Siena (Sinistra per Siena), Gioiosa Ionica (Gioiosa Bene Comune), Bari (Alba Nodo Bari).
Abbiamo voglia e urgenza di crescere, di restare in ascolto e collegamento tra compagne e compagni, cittadine e cittadini, di attivare una rete di pratiche di monitoraggio e controproposta rispetto alle politiche locali: contatti, scambi di saperi, radicamento nel territorio al fianco dei movimenti grandi e piccoli, presenza concreta nelle vertenze conflittuali sui temi dei servizi, della casa, dell’ambiente, del lavoro, dei diritti.
E crediamo che le città siano di tutte e tutti coloro che le abitano; che servizi essenziali e spazi pubblici siano proprietà collettive da amministrare per il bene delle e dei cittadini, non per quello delle banche e dei costruttori; che questo bene lo si difenda anche tramite azioni di ‘forzatura legislativa’, se necessario; che sia un valore l’autonomia della politica dall’economia di mercato, un valore e un terreno la lotta culturale e politica ai vincoli di bilancio imposti alle amministrazioni locali, una sfida l’obiettivo che sorga dalle città il teatro di un’alternativa vincente e convincente alle politiche di austerità e alle larghe intese.
‘Le Città In Comune’ esiste, ed è vitale. E’ e sarà sul territorio, come rete i cui nodi sono le città e le liste che l’hanno concepita e le altre che si aggiungono man mano. Ed è già sul web, inevitabilmente, sui social network e come link sui siti di tutte le nostre liste e movimenti.
‘Le Città In Comune’: strumento di ascolto e condivisione tra liste di cittadinanza già nate o solo in bozza, tra movimenti, collettivi, gruppi e singoli; ‘cassetta degli attrezzi’ di pratiche di resistenza e controproposta pronte all’uso; spazio politico di elaborazione e azione, plurale e sempre in progress ma coeso nei chiari intenti e valori comuni.