Partecipazione e rappresentanza: la proposta di Una città in comune e Rifondazione Comunista

Partecipazione e rappresentanza: la proposta di Una città in comune e Rifondazione Comunista

CONVOCAZIONE CONFERENZA STAMPA

Una città in comune e Rifondazione Comunista convocano per  mercoledì 11 dicembre, alle ore 15.00, presso la stanza del gruppo consiliare a Palazzo Gambacorti, una conferenza stampa per illustrare come la coalizione intenda aprire percorsi alternativi a quelli dell’Amministrazione per dare voce alla cittadinanza attiva sul territorio.
Come già abbiamo dichiarato, i CTP, così come sono concepiti, non ci sembrano adeguati a favorire efficaci percorsi partecipativi per almeno due ragioni: il metodo usato per indicare i consiglieri, nominati dai gruppi politici e non attraverso consultazioni popolari, e lo svuotamento di funzioni, che rende i CTP semplicemente dei luoghi utilizzati dalla Giunta per avere una serie di “sì” sulle scelte più importanti, senza passare attraverso un dibattito articolato e approfondito con la cittadinanza.
Quindi, abbiamo deciso di non nominare nostri rappresentanti e di avviare invece un percorso a lungo termine per rispondere al bisogno di partecipazione, innanzitutto partendo dall’individuazione di nostre antenne sul territorio, in tutti i quartieri della città.
Questo, per garantire una maggiore capillarità nell’ascolto e per fornire sedi ampie di discussione, anche attraverso la costruzione di assemblee in cui far emergere davvero la voce dei cittadini, per affrontare sia esigenze e criticità dei quartieri che questioni che riguardano tutta la città.
E’ il caso, ad esempio, del bilancio: l’Amministrazione sta affrontando una corsa senza senso e senza discussione reale con la città per approvarlo prima della fine dell’anno, con la conseguenza (peraltro già verificatasi in passato) che nei prossimi mesi ci saranno continue variazioni.
Al contrario, noi intendiamo lavorare perché si possa realmente fare un bilancio partecipativo: e per poter arrivare a questo è assolutamente necessario che ci sia una presenza diffusa nei quartieri da parte di chi si propone di rappresentare i cittadini. Cosa che ormai nessun partito ha.

Inizia così, in parallelo e decisamente in alternativa con il nuovo ciclo dei CTP, un’esperienza che vogliamo parta dal basso, così come da esigenze partite dal basso è nata la nostra coalizione.