Su la testa! Pranzo sociale per il compleanno di Una Città in Comune.

Una comunità, una festa, un percorso

Finalmente, dopo due anni di chiusure, possiamo ritrovarci insieme e festeggiare il compleanno di Una città in comune, un’esperienza più che mai eretica: una comunità di donne e uomini che in modo del tutto anomalo lavora in città, giorno dopo giorno, dentro e fuori il consiglio comunale, mettendosi in rete con le lotte e i movimenti dal livello locale a quello globale.

Il recente smascheramento e la denuncia del progetto di mega base militare a Coltano è forse l’esempio migliore di questa anomalia. Un piccolo gruppo di cittadine e cittadini che, fuori dalle leve del comando politico ma ricco di relazioni con mille mondi, scopre un segreto che per due anni e forse più è stato tale solo per l’opinione pubblica ma non per gli amministratori locali e nazionali: la volontà di cementificare e militarizzare ulteriormente un territorio che già soffoca e che non vuole essere epicentro e bersaglio di nuove guerre.

Ma la vertenza di Coltano è solo la punta di un iceberg. Dentro i due anni della pandemia Una città in comune non ha mai smesso di lavorare per denunciare e combattere gli effetti delle privatizzazioni e dei tagli alle politiche sociali e ai servizi pubblici, politiche messe in atto sia dal centro-sinistra che dal centro-destra – tanto a Pisa quanto in Italia – a partire dalla sanità. A questo scenario già drammatico si aggiunge ora la guerra, ma la musica non cambia: l’unanimità nazionale e locale si coagula adesso attorno al riarmo e alla soluzione bellica delle controversie internazionali piuttosto che alla promozione della pace, della cooperazione internazionale.

Fare una festa, allora, in uno scenario così? Certo!

Fare una festa per ribadire i motivi della nostra presenza e per rinsaldare i legami tra di noi e con le tante persone e realtà che abbiamo incontrato in questi anni. Fare una festa per uscire dall’inverno della pandemia e ritrovarsi finalmente in tante e tanti. Fare una festa per raccontare il percorso fatto e immaginare insieme il nuovo percorso da fare: per portare al successo la vertenza di Coltano e per costruire la campagna delle elezioni amministrative del 2023.

La guerra, l’emergenza climatica e quella sociale impongono infatti una vera rivoluzione per la nostra città, che deve rompere con le politiche che prima il PD e ora la Lega hanno portato avanti. Per questo ci candideremo nel 2023 in continuità con il lavoro fatto in tutti questi anni, e per il quale siamo sotto attacco da parte dei poteri forti che allungano le mani su Pisa: le battaglie legali senza senso costruite contro il nostro Consigliere comunale Ciccio Auletta non riusciranno ad intimidirci. Ancora una volta il programma è la nostra bussola, il metodo pubblico, trasparente, partecipato e plurale è la discriminante del nostro modo di agire.

La festa sarà anche l’occasione per discutere di altre tappe, di altri appuntamenti, come la convenzione cittadina per costruire una solida alternativa sia al centro-destra che al centro-sinistra e la grande manifestazione nazionale del 2 giugno contro la mega-base militare: né a Coltano né altrove.

Partecipate!