La legge ai tempi di Twitter

www.huffingtonpost.it (di Monica Pasquino)
Ormai lo sappiamo, internet e i social network sono diventanti parte integrante della politica.
Svolgono un ruolo chiave in molte competizioni elettorali e riescono persino a modificare il linguaggio dei leader e la comunicazione tra candidati ed elettori. Basta pensare a quanta influenza hanno negli Stati Uniti o a quanto siano utili a garantire l’informazione libera nei territori in rivolta.
Ma ci sono anche nuove possibilità, in Italia le abbiamo sperimentate ieri con Twitter.
Siamo a Pisa. Da giorni chi ha occupato l’Ex Colorificio (e ha trasformato in solo undici mesi una costruzione abbandonata da otto anni in uno spazio popolare di cultura e socialità) aspetta la sentenza sul sequestro dello stabile.
L’altro ieri gli avvocati si recano in Procura per avere la sentenza formulata dal Tribunale sull’istanza presentata dalla proprietà, la multinazionale J-Colors. Sette pagine in cui i giudici condannano l’uso sociale di una proprietà privata, pure se vuota e abbandonata, e ordinano “il sequestro preventivo dell’immobile con procedimento immediatamente esecutivo”.
La sentenza arriva ai legali dell’Ex Colorificio solo ieri, ma era nota fin da martedì al proprietario della J-Colors, James Junghanns, che ha reso pubblica l’informazione con il twit: “Sentenza da piena ragione a @JColorsVernici e demolisce definitivamente le tesi di #Rebeldia #Pisa”.
La mattina dopo mi connetto e trovo un altro twit: “@difendirebeldia Qualcuno sta avendo una bruttissima giornata. #Pisa #ExColorificio #ExExColorificio”.
Il cosiddetto ExExColorificio, solo pochi fa ospitava centinaia di persone per una tre giorni di iniziative su Common Properties. In quell’occasione, Paolo Maddalena – giurista e magistrato, ex giudice costituzionale – ha incoraggiato chi ha ridato vita all’ex fabbrica dicendo “state agendo con la legittimità della Costituzione”.
A Pisa, preferisco la legge ai tempi della Costituzione, che ai tempi di Twitter.
Si apre così un nuovo capitolo sui beni comuni, sulla legittimità della riappropriazione degli spazi e sul ruolo della proprietà privata nell’ordinamento costituzionale, a pochi giorni dalla costituzione della Fondazione Teatro Valle Bene Comune.
Chissà se anche l’Amministrazione Comunale di Pisa se ne accorgerà, intervenendo nell’interesse della collettività che rappresenta.

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