Per fronteggiare l’emergenza climatica e perseguire l’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura media globale sotto 1,5 gradi al 2100, l’Unione Europea ha stabilito di raggiungere zero emissioni nette entro il 2050. Si tratta di sfida cruciale, e per vincerla è necessario muoversi subito e a tutti i livelli: transnazionale, nazionale, regionale e locale.
La drammatica crisi energetica in corso rende questa sfida ancora più urgente, perché rende ancora più evidente, se ce ne fosse bisogno, che la produzione di energia basata sulle fonti fossili genera, oltre alla crisi climatica, disuguaglianze, povertà e guerra.
Le città possono dal canto loro svolgere un ruolo da protagoniste e anche Pisa può contribuire ad affrontare attivamente l’emergenza climatica con una sua una strategia volta a ridurre le emissioni e ad adattarsi a cambiamenti che saranno sempre più severi.
Le scelte fatte dalle amministrazioni che si sono susseguite negli ultimi anni sono state insufficienti o persino controproducenti, mentre la gravità della situazione e il poco tempo a disposizione impongono al contrario di concentrarsi in modo intelligente, veloce e incisivo sulle strategie più efficaci e sui settori che possono consentire di ottenere le maggiori riduzioni nel breve periodo: la mobilità, anzitutto, ove le politiche comunali possono giocare un ruolo fondamentale, anche se esistono numerosi esempi di città che sono riuscite a intervenire anche sul residenziale e sui settori produttivi, e inoltre il supporto alla creazione di comunità energetiche, sostenendo l’autoproduzione diffusa e quindi la drastica riduzione del ricorso ai grandi produttori di fonti di energia.
Una Città in Comune aderisce ancora una volta alle mobilitazioni per la giustizia climatica e rilancia, arricchendoli e aggiornandoli, i provvedimenti concreti che sin dal suo apparire ha proposto alla cittadinanza.
Siamo convinti che fare la propria parte nella riduzione delle emissioni di gas serra, nel contrastare e mitigare gli effetti del cambiamento climatico sul territorio sia certamente possibile e alla portata del nostro Comune. Diminuire le emissioni di una città vuol dire anzitutto:
• Ripensare la mobilità, garantendo la mobilità delle persone e delle merci, non delle auto.
• Adottare una politica energetica coraggiosa e incisiva per la produzione di energia da fonti rinnovabili e il risparmio energetico.
• Attuare una diversa politica dei rifiuti, che preveda una drastica riduzione alla fonte, e azioni incisive per favorire il recupero e il riciclaggio.
Ma ci sono anche altri importanti provvedimenti che il Comune può e deve adottare per arginare l’impatto della crisi climatica sulla vita della città, attuando misure di adattamento e di protezione del territorio e di chi lo abita (ad esempio migliorando la gestione del rischio idrogeologico e da eventi climatici estremi, progettando interventi di assorbimento della CO2, riducendo il consumo di acqua).
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