A Pisa una pensione su due è sotto i cinquecento euro

IL TIRRENO PISA, pagina 13
Le cifre dell’Inps per il 2013: in aumento però anche la fascia più elevata Nell’intera provincia sono erogati 130.176 sussidi, importo medio 801,50. Altra sforbiciata a quelle di invalidità: sono poco più di 8mila
Un taglio notevole si registra anche per il 2013 al numero delle pensioni di invalidità erogate dall’Inps nella provincia di Pisa: dalle 10.755 del 2010 si è infatti scesi alle 9.877 del 2011, poi alle 9.025 del 2012 fino alle 8.151 attuali. Una diminuzione di 874 sussidi (l’anno prima erano già calati di 852). Si tratta di un effetto evidente dei controlli anche in questo specifico settore previdenziale. Il calo nelle pensioni di invalidità è presente in tutti i comuni dell’area pisana. In particolare, in quello di Pisa si è passati nel giro di un anno da 1.506 a 1.391 pensioni d’invalidità (-115). A Calci invece da 125 a 198, con una diminuzione di 17. A San Giuliano Terme si è passati da 675 a 619 (-56). A Vecchiano da 267 a 237 (-30). Sempre a livello provinciale si nota un aumento dell’importo medio, che sale a 606,56 euro. Era di 587,35: differenza di 19,21 euro.
In crescita le pensioni d’oro, quelle da almeno 2.500 euro al mese. E sale anche il numero dei pensionati che riscuotono meno di 500 euro (sono tantissimi, quasi uno su due a Pisa). Rispetto all’anno scorso la mappa previdenziale della realtà pisana fa registrare una prima evidente differenza: cresce la forbice tra chi ogni mese riceve un importo elevato e chi invece deve faticare per sbarcare il lunario. Qualche euro in più. E’ quanto si ricava da una panoramica sulle pensioni che l’Inps sta erogando nel 2013. In tutto il territorio pisano vengono versate quest’anno 130.176 pensioni, per un importo medio mensile che risulta di 801,50 euro. Nel conto vanno inserite tutte le tipologie pensionistiche: vecchiaia, invalidità, superstite, pensioni e assegni sociali e anche invalidi civili. Prendendo l’andamento complessivo della provincia si nota rispetto al 2012 una diminuzione delle pensioni pagate, che sono un pochino più alte come importo: in media di 20,36 euro. Considerati gli aumenti e la crisi non è granché. L’anno scorso erano aumentate un po’ di più (34,72 euro). Tasche vuote. Uno degli aspetti più pesanti che emerge da queste statistiche è che nei comuni dell’area pisana quasi 19.000 persone (18.575) vanno avanti con meno di 500 euro al mese. Un numero che, in tutta la provincia, sale fino a quota 60.000 (occorre precisare, come sempre, che si parla di quantità di pensioni). In questo modo si conferma uno spaccato di società che ha concretamente il problema di arrivare alla fine del mese. E la perdurante crisi economica sta gettando benzina sul fuoco. Fa da contraltare un buon numero di benestanti, con pensioni mensili superiori ai 2.500 euro: sono più di 1.300 (1.350) nei comuni dell’area pisana (erano 1.311 nel 2012), che salgono a 2.873 se si prende il dato provinciale. La media è di 3.387,86 euro. Pensioni basse. Scendendo a livello comunale, si nota come nel comune di Pisa ci siano 2.529 persone – in lieve aumento (più 26) rispetto ai precedenti dodici mesi – che prendono di pensione 108,62 euro al mese di media (quasi 4 euro in meno del 2012). Questo significa che, in assenza di altre integrazioni o aiuti familiari, bisogna tirare avanti con circa 3,5 euro al giorno. Nella fascia da 250 a 500 euro (media 433,76) i pisani risultano 9.317: anche in questa situazione, senza apporti esterni, far quadrare il proprio bilancio resta molto difficile. Il totale di queste due fasce (11.846) porta la loro percentuale sul complesso dei pensionati al 47%; quasi la metà, appunto. Nell’area pisana è il comune di Vecchiano ad avere la media migliore riguardo all’importo medio nella fascia 0-250 (126,36 euro); meglio San Giuliano per quella 250-500 (435,06 euro). Pensioni alte. Ma a Pisa ci sono anche più di 900 persone (955) che di pensione prendono oltre 2.500 euro al mese (media 3.581,05); in 572 ne ricevono, in media, addirittura 4.159,14. Rispetto allo scorso anno i benestanti sono aumentati di 19 unità e, in media, prendono qualche euro in meno (circa 20). A San Giuliano, i 161 della fascia superiore toccano i 4.028,05 euro mensili. Rispetto al 2012 nel comune termale c’è stato un aumento (più 9) di super pensionati. Sotto i 4mila euro in media i pensionati d’oro sia di Calci che di Vecchiano, dove non c’è praticamente aumento in termini di persone.
(Francesco Loi)

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