Acqua, in bolletta niente sconti

Il Corriere Fiorentino, 1 maggio 2013, pagina 7
di M. BONCIANI e I. ZULIANI
L’Autorità idrica della Toscana ha deciso che le bollette resteranno invariate e il Forum dei movimenti che chiede l’applicazione del voto referendario contesta i sindaci e parla di «tariffe truffa».
Niente «sconti» nelle bollette dell’acqua per i toscani. Le tariffe non cambiano, nonostante la battaglia politica per l’applicazione del voto referendario del 2011 che ha cancellato la voce del 7% per la «remunerazione del capitale investito». La decisione – sofferta e arrivata dopo un lungo confronto – è stata presa ieri dall’assemblea dell’Autorità Idrica Toscana sulla tariffa del servizio idrico per il
2012 -2013, che prevede il costo di 2 euro circa a metro cubo in tutta la Toscana, lo stesso appunto dell’anno scorso. Niente più «remunerazione del capitale investito», sosituito da una nuova voce, «oneri fiscali e finanziari per gli investimenti», pari al 6,5%. Anche sulla ripublicizzazione della gestione dell’acqua i sindaci toscani hanno preso tempo, e deciso «di sviluppare insieme alla Regione un percorso per una ridefinizione della governance delle aziende di gestione con l’obiettivo di valorizzare la presenza ed il ruolo della componente pubblica. Questo, piuttosto che riacquistare le quote azionarie delle aziende esistenti possedute dai partner pubblici». Per ricomprare le quote dei privati servirebbero 1,5 miliardi di euro.
Fuori dalla sede dell’assemblea Alessandro hanno protestato i rappresentanti del Mazze! Forum toscano per l’acqua: «I sindaci che hanno approvato le nuove tariffe, benché non rispettino il risultato referendario, dovranno confrontarsi con i loro elettori». Davanti alla sede dell’assemblea dell’Autoirtà idirca della Toscana il Forum dei movimenti toscani per l’acqua ha manifestato. I rappresentanti dei Forum hanno partecipato alla prima parte dei lavori, prima che l’assemblea proseguisse a porte chiuse. I movimenti denunciano anche «le pressioni esercitate dalle società di gestione sui sindaci» e contestano la mancata cancellazione nelle bollette della voce del 7% per la «remunerazione dei capitali investiti» come deciso dal referendum del 2011, che chiese anche la ripubblicizzazione del servzio idrico, oggi in molti casi affidatoa società miste pubblico- privato, sono state approvate ieri dall’ex Ato 1, 2, g e 6. Una bocciatura è arrivata invece dagli ex Ato 3 (Firenze, Prato e Pistoia, gestione Publi.acqua) e 4 (Arezzo, gestione Acque Spa). Per l’area di Arezzo sono stati decisi i parametri del calcolo delle tariffe che verranno poi calcolate dall’Autorità nazionale, per Firenze sarà convocata nei prossimi giorni un’altra conferenza territoriale per redigere una proposta improntata sugli investimenti necessari e nel frattempo rimarranno le tariffe attuali.
«La decisione dell’Autorità Idrica Toscana di approvare le tariffe definite dalle assemblee territoriali, rappresenta un primo passo avanti in una situazione che si stava facendo difficile e rischiosa. Ora dobbiamo superare un continuo e sterile scontro ideologico», commenta Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana. «L’obiettivo è andare verso una ripubblicizzazione» ha detto Alessandro Cosimi, presidente dell’Ait, mentre l’assessore regionale all’Ambiente Anna Rita Brameriní ha rivolto un appello al governo «perché arrivino risposte o con risorse aggiuntive o con leggi che ci mettano nelle condizioni di dare seguito agli esiti referendari”. Le nuove tariffe, insomma, sembrano scontentare tutti, nonostante l’approvazione. «Abbiamo sempre espresso perplessità su alcuni aspetti metodologici delle tariffe proposte dall’Autorità nazionale – spiega Alessandro Mazzei, direttore generale dell’Autorità Idrica Toscana – Tuttavia resta fondamentale garantire il livello degli investimenti previsti, per non abbassare i livelli di servizio per l’utenza e per non incorrere nelle sanzioni dell’Unione Europea» (per l’adeguamento e potenziamento della rete acquedottistica, fognaria e per i depuratori sono necessari 1,9 miliardi di euro). Per il Forum Toscano dei movimenti dell’Acqua si tratta di “tariffe truffa”. Ieri mentre i sindaci discutevano nella sede distaccata del Comune di Firenze alle Cascine i cittadini del Forum protestavano (volevano assistere all’incontro, che però si svolgeva a porte chiuse e sono rimasti fuori). «Le tariffe sono illegittime e non rispettano la volontà espressa da 27 milioni di italianv>, dicono. Secondo i movimenti gli oneri indebiti ammonterebbero solo per il 2013 a 26 milioni di euro e devono essere restituiti ai cittadini: per questo continueranno la campagna contro chi disobbedisce all’esito del refendum, autori.ducendosi le bollette.

Mauro Bonciani Ivana Zuliani

Condividi questo articolo

Lascia un commento