Antiche mura, il cantiere a rischio stop

TIRRENO PISA, pagina I (di Danilo Renzullo)
Pressing del Comune sulla Regione: mancano 4 milioni per pagare le ditte incaricate dei lavori. In bilico anche gli Arsenali
Rischio blocco per i progetti Piuss. È una corsa contro il tempo quella intrapresa dall’amministrazione comunale affinché la Regione effettui il trasferimento di risorse chiesto da Palazzo Gambacorti: una cifra che ammonta a circa quattro milioni di euro, necessari per proseguire i lavori avviati con i progetti Piuss. La somma risulta bloccata nelle casse della Regione a causa dei vincoli del patto di stabilità.
Se entro il prossimo 30 settembre la Regione non riuscirà a stanziare i fondi, tutti i lavori in corso saranno bloccati. E a rischiare sono soprattutto quelli più grandi: antiche mura, Arsenali Repubblicani in zona Cittadella e le ex Stallette nell’area dei Vecchi Macelli. «Si tratta di quattro milioni di euro che consentirebbero al Comune di mettersi in pari con il pagamento delle imprese che stanno lavorando ai progetti Piuss – spiega l’assessore comunale ai lavori pubblici Andrea Serfogli -. Le esposizioni sono abbastanza elevate, con fatture scadute a partire dallo scorso maggio».
Un possibile blocco dei cantieri potrebbe causare il ritardo nel completamento dei lavori (scadenza dicembre 2014) e la conseguenza perdita dei finanziamenti europei ottenuti dal Comune.
«C’è forte preoccupazione aggiunge Serfogli – anche per la tenuta delle ditte. Ma il rischio maggiore è che se i lavori si fermano non ci saranno poi i tempi tecnici per completarli entro il 31 dicembre 2014; e questo significa perdere anche i finanziamenti ottenuti, oltre alla lievitazione dei costi».
Il pressing dell’amministrazione comunale per sollecitare il trasferimento dei fondi regionali è iniziato lunedì, quan do Serfogli ha avuto un colloquio telefonico con la segreteria dell’assessore regionale al bilancio Vittorio Bugli.
Ieri mattina, inoltre, il sindaco Marco Filippeschi ha parlato direttamente con l’assessore regionale per cercare di risolvere la questione. «Siamo fiduciosi – commenta Serfogli – ma la situazione è critica».
Non è la prima volta che Palazzo Gambacorti bussa alle porte della Regione per un caso simile. Il precedente risale a qualche mese fa quando, per un altro blocco ai trasferimenti regionali (sempre per “colpa” del patto di stabilità), Ikea aveva annunciato lo slittamento dell’apertura dello store sull’Aurelia.
In quel caso i finanziamenti, che sono stati sbloccati alcuni giorni fa, sono quelli necessari a costruire le rotatorie e potenziare le strutture per regolare i flussi di traffico, previsti decisamente in aumento, dei clienti del nuovo negozio della multinazionale.

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