«Bambini rom senza scuola, acqua né autobus»

LA NAZIONE PISA, pagina 3
BIGATTIERA – CAVALLI (PALP): «OK LE DENUNCE, MA LE CONDIZIONI DEL CAMPO SONO INDEGNE»
QUARANTA ragazzi minorenni non frequentavano la scuola dell’obbligo e per questo è scattata la denuncia dei genitori. E quaranta circa sono i bambini in età scolastica che vivono nel campo rom della Bigattiera, «in condizioni di estremo disagio sociale e igienico». Ci tiene a sottolinearlo Aldo Cavalli, presidente della Pubblica Assistenza del Litorale, che da sempre segue la comunità rom sia dal punto di vista dell’aiuto alimentare che sanitario e scolastico. «E da tempo abbiamo denunciato una situazione indegna di una società civile. Da circa un anno – ricorda Cavalli – la comunità è stata privata dell’energia elettrica con la conseguente mancanza, quasi totale, dell’acqua potabile. In più, cosa sicuramente non secondaria, è stato soppresso il servizio di trasporto scolastico dei giovanissimi iscritti alle scuole dell’obbligo del litorale pisano, rendendone così più difficoltosa la frequenza, in contrasto con gli obiettivi di promozione dell’inserimento scolastico dettati dalla normativa sia europea, che nazionale e regionale». Niente da dire sulla legittimità delle denunce e dell’operazione di controllo sulle frequenze scolastiche, «anzi, poteva essere eseguita anche prima» ma «una denuncia, azione dovuta alla quale era opportuno non arrivare, lascia il tempo che trova. Lascia in balia del massimo dell’instabilità economica, sociale, nonché sanitaria, degli essere umani e tra questi i più fragili “disposti” per sopravvivere a rubare o comunque a delinquere».
IL CAMPO rom della Bigattiera è una sistemazione realizzata, circa dieci anni fa dal Comune di Pisa, quando molti soggetti che abitavano nelle colonie del Calambrone furono sgombrati e aveva carattere temporaneo. Provvedimenti come il taglio dell’energia elettrica e dell’acqua potabile sono stati attuati «con l’intenzione di `svuotare’ il campo in tempi brevi. Tutto questo però non e avvenuto, e ad oggi sulla Bigattiera gravitano in media 140 persone, di cui almeno 60 minori. Esseri umani che vivono in condizioni sociali e sanitarie talmente precarie che pare quasi miracoloso non si siano verificate epidemie di vario genere od eventi delittuosi». La Palp lancia quindi un appello alle istituzioni ed al terzo settore: «O interveniamo mettendo in comune sinergie ed idee o lasciamo perdere, ovvero lasciamo che queste persone restino in balia di chi approfitta, all’occorrenza, della loro presenza per scopi utilitaristici».

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