Blitz all’alba, sgomberate le prime 4 bancarelle: svolta dopo 60 anni

NAZIONE PISA, pagina 2 (di ELEONORA MANCINI)
La polizia sorprendei commercianti passando dall’alto. I banchi portati a Ospedaletto e non in via Pietrasantina
UN BLITZ all’alba di ieri ha svegliato i bancarellai ancora accampati in piazza dei Miracoli in difesa delle loro proprietà. Con una operazione a sorpresa, gli agenti di Polizia e Digos hanno iniziato lo sgombero coatto fallito lunedì, dopo nove ore di resistenza passiva e di proteste dei bancarellai. Buon senso e non violenza hanno governato, anche ieri, l’esecuzione dell’ordinanza di sgombero delle strutture di via del Duomo. Lunedì erano i bancarellai a impedire, orgogliosi e ostinati sui tetti, le operazioni di spostamento delle strutture. Ieri, invece, sui tetti in lamiera delle bancarelle c’erano gli agenti della Digos a favorire l’esecuzione dell’ordinanza di sgombero. Ciò che non era riuscito lunedì, con la diplomazia, è andato invece in porto ieri mattina.
POLIZIOTTI e agenti della Digos sono penetrati nella `gabbia’ entro cui sono isolate le strutture presidiate dagli operatori facendosi strada con la sola arma dell’effetto sorpresa. Questa scelta è stata apprezzata dagli stessi commercianti e dalle loro famiglie che non hanno opposto resistenza e che, già lunedì pomeriggio, avevano salutato con applausi e ringraziamenti l’esodo da piazza dei Miracoli delle forze di Polizia e Carabinieri. L’alba riportava ieri il sole sopra la Torre e, alle 7.45, da Porta Nuova, le camionette della Polizia entravano in piazza dei Miracoli, nella grande gabbia metallica che dal 13 settembre recinge le strutture commerciali. Il rumore dei motori e dei passi lesti ha destato all’improvviso i bancarellai dal sonno vigile dentro le loro tende, irriducibili guardiani dei banchi. Alcuni di loro raccontano quegli istanti, ancora meravigliati e con una punta di approvazione per la bravura degli agenti: «Sembravano scene di guerra come quelle dei film, ma senza violenza». La strategia di poliziotti e Digos è stata di accerchiamento meditato e concentrato nell’area intorno a Porta Nuova, la prima zona ad essere sgomberata. Mentre alcune camionette sono penetrate dal grande cancello e i poliziotti in tenuta antisommossa irrompevano, indossando i caschi e brandendo gli scudi, verso il limite interno della recinzione da dove i bancarellai sarebbero potuti penetrare, gli agenti della Digos balzavano dal retro del grande muro dell’Ospedale sui tetti delle bancarelle. Gli operatori, ancora storditi dal sonno e provati, nella capacità di reazione dallo sciopero della fame iniziato cinque giorni fa e terminato solo ieri, hanno provato a organizzarsi. Mentre un gruppo tentava una folle corsa per superare le recinzioni e raggiungere i banchi dalla parte di Porta Nuova, un altro tentava di salire sui tetti per riprendere la resistenza passiva. «Stavamo per montare sui tetti – dicono alcuni operatori – quando abbiamo visto altra gente già in piedi sulle bancarelle. Ci siamo meravigliati. Per un attimo abbiamo creduto che alcuni di noi fossero stati velocissimi. Ma poi abbiamo capito che erano agenti della Digos». «Sono stati bravi – continuano gli operatori -. Sapevamo che ci avrebbero colto di sorpresa. Noi non potevamo che ‘arrenderci’. Siamo persone di buon senso e ragionevoli. Non vogliamo essere trattati da delinquenti, perché non lo siamo. Vogliamo che il nostro diritto al lavoro sia tutelato. Per questa ragione protestiamo». Subito dopo il blitz a sorpresa e il rafforzamento del presidio, per motivi di sicurezza e ordine pubblico, le prime due bancarelle sono state caricate dai bracci meccanici su due automezzi e portate via, dopo 60 anni, da piazza dei Miracoli. La loro destinazione non è tuttavia il parcheggio scambiatore di via Pietrasantina, ma il deposito comunale di Ospedaletto. La notizia, circolata solo tre ore dopo, ha fatto montare su tutte le furie gli operatori che su questo e su altri aspetti annunciano una corposa battaglia legale. Intorno alle 11.30 i mezzi della ditta Grandi sono ritornati in piazza per prelevare altri banchi, fra le lacrime e la disperazione dei proprietari. Di tanto in tanto le proteste e i cori hanno animato la piazza, dominata per tutto il giorno da una indigeribile rassegnazione. Da ieri, in piazza dei Miracoli ci sono quattro bancarelle in meno.

Condividi questo articolo

Lascia un commento