Caccia alle streghe e inefficienza

IL TIRRENO PISA, pagina V
L’Apes (l’ente gestore delle case popolari della Provincia di Pisa) continua a lamentarsi della crescente morosità esistente tra i suoi inquilini e periodicamente diffonde sulla stampa notizie tendenziose sull’esistenza di “furbetti” che non vogliono pagare affitti ridicoli, pur essendo (secondo il direttore dell’Apes) assegnatari “agiati”, adottando una sorta di “caccia alle streghe” per coprire la storica inefficienza di gestione contabile.
Per giustificare l’ingente morosità maturata in decenni di viziata gestione, in massima parte costituita da crediti oramai inesigibili (ma utili ai fini della quadratura del bilancio) l’Apes Spa si “vanta” che sono in corso 21 procedure di sfratto per morosità superiori a 20.000 euro, oltre a23 procedure per “occupazioni” senza titolo (cioè per perdita di requisiti), 954 diffide e 567 ingiunzioni di pagamento, con 62 fermi di veicoli, 19 pignoramenti del quinto dello stipendio e 61 decreti ingiuntivi, senza spiegare come è avvenuto che inquilini che pagano affitti medi mensili di circa cento euro (1.200 euro all’anno) possano avere maturato morosità superiori a 20.000 euro !
Per spiegarlo ai cittadini proprietari della loro abitazione, tartassati dall’Imu, e alle centinaia di senza casa e sfrattati che potrebbero (e dovrebbero) essere assegnatari di case popolari, che invece sono ritenuti “privilegiati” e “furbetti” che vogliono avere la casa gratis, faccio notare che Farticolo 28 della vecchia (del 1996) e superata (da almeno 10 anni siamo in attesa di una sua riforma) legge regionale numero 96 prevede che, qualora l’assegnatario non presenti la documentazione reddituale richiesta dall’Apes Spa, «si applica un canone sanzionatorio di importo pari a quello massimo», in inedia di 400 euro al mese (più una sanzione fino ad oltre 1.000 euro), che l’inquilino non è in grado di pagare regolarmente.
Per cui se, per qualsiasi motivo (ma il più delle volte per non denunciare modeste entrate da lavori in nero), l’assegnatario non presenta i redditi, l’Apes Spa, dopo quattro o cinque anni di colpevole inerzia, si trova creditrice di importi superiori a 20.000 euro, debito a quel punto non più sanabile da parte di assegnatari sicuramentenon “agiati”.
Perché chi ha buoni redditi non è disposto a continuare a vivere in affitto in abitazioni popolari, che nell’80% dei casi hanno più di 50 anni di vetustà, presentano gravi carenze strutturali, di manutenzione, di servizi (addirittura esistono ancora alloggi senza riscaldamento e contatori dell’acqua) e problemi di convivenza!
Dal 2004 l’Ater (azienda regionale pubblica per l’edilizia territoriale), nonostante la ferma opposizione dell’IJnione Inquilini, è stata trasformata in una società per azioni (Azienda pisana di edilizia sociale Spa), che segue principi di gestione giuridici ed economiciprivatistici.
Tra questi principi possiamo indicare la priorità di pareggio (se non di utile) del bilancio, anziché quella di garantire un tetto alle famiglie indigenti che non hanno redditi sufficienti per accedere al libero mercato delle locazioni private (introdotto nel 1998 dal governo D’Alema), né tantomeno allaproprietà della prima casa.
Per questo scopo, puramente economico, l’Apes Spa emette centinaia di procedimenti ingiuntivi, arrivando a chiedere persino lo sfratto di chi non paga.
Prende iniziative così inivasive senza neppure informare di queste penalizzanti procedure le associazioni sindacali degli inquilini (che fanno parte delle cornlnissioni comunali Casa).
Ma soprattutto Apes si muove nella gestione, anche del contenzioso, senza considerare che la casa popolare è “l’ultima spiaggia” per i ceti sociali indigenti che, se sfrattati da una casa popolare, rimangono senza tetto.
Nella sua attività l’azienda pisana per l’edilizia sociale non si vergogna da un lato di perseguitare i morosi incolpevoli e dall’altro continua a lasciare sfitti da anni centinaia di alloggi popolari, così economicamente perdendo ogni mese migliaia di euro di entrate per affitti non chiesti.

avvocato Claudio Lazzeri
segretario Unione inquilini della provincia di Pisa

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