Case a Sant’Ermete: manca un altro milione e 300 mila Euro

L’audizione dei vertici di Apes nella giornata di ieri in Seconda Commissione di controllo e garanzia doveva servire a fare chiarezza sulla questione della mancata disponibilità dei 10 milioni di euro della Regione necessari a proseguire, ma non ad ultimare, l’intervento di ricostruzione di edilizia popolare a Sant’Ermete.

Ma purtroppo non sempre la chiarezza equivale ad una buona notizia: in questo caso abbiamo scoperto che non solo mancano all’appello i dieci milioni, ma manca anche un ulteriore milione e trecento mila euro della prima tranche da cinque milioni destinata alla realizzazione di uno dei primi blocchi del nuovo lotto in Via Emilia. Ad oggi di sicuro c’è solo la demolizione delle case attualmente messe in sicurezza.

Sembra una barzelletta, ma non lo è.

La Regione, secondo quanto riferito dai vertici di Apes, si muoverà nei prossimi mesi per accendere un mutuo per tutti gli interventi regionali per un importo di circa 140 milioni di euro, parte dei quali dovrebbero servire a ristanziare anche le cifre necessarie per Sant’Ermete, che ad oggi la Regione non ha più nella sua disponibilità. Ma questo implicherà maggiori spese dovute agli interessi del muto e tempi sicuramente più lunghi: 8-10 mesi almeno. Ad oggi, però, di tutto questo non c’è nulla di scritto e non ci sono certezze su quando la Regione darà il via libera a questa operazione sulla cui sostenibilità economica chiederemo subito chiarimenti tramite i nostri consiglieri regionali.

Non solo, per cercare di non interrompere i lavori e portare avanti il progetto in attesa dello sblocco dei fondi regionali, è in corso una revisione del progetto, valutata dal tavolo di lavoro cittadino nella giornata di ieri e che dovrà essere esaminata da quello regionale la prossima settimana. Anche su questo ad oggi non si conosce alcun dettaglio.

Il vero grande assente in tutta questa vicenda è, però, il Comune di Pisa, la giunta Filippeschi e la sua maggioranza che, dopo gli annunci, per oltre un anno hanno taciuto al Consiglio comunale, agli abitanti delle case popolari e alla città intera queste difficoltà.

Riteniamo vergognosa e scandalosa la situazione in cui ci troviamo, creata da una mala amministrazione da parte della Regione, dal taglio dei finanziamenti statali e dal patto di stabilità. Ma è grave anche la mancata chiarezza e trasparenza da parte dell’amministrazione Filippeschi e di Apes. A questo punto è necessario che la Regione stanzi al più presto i finanziamenti dovuti, tenendo costantemente aggiornatala città e gli abitanti di Sant’Ermete sullo stato reale della situazione, verificando anche le eventuali responsabilità che hanno determinato questa situazione.

Una città in comune

Partito della Rifondazione Comunista

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