Case nell’ex colorificio ma il Comune dice no

TIRRENO PISA, pagina V
Il sindaco Marco Filippeschi rassicura Rebeldìa: non ci sarà, per adesso, la variante di destinazione d’uso dell’ex Colorificio Toscano. In un incontro, tenutosi ieri, con una delegazione di militanti di Rebeldìa, il primo cittadino ha informato gli appartenenti al laboratorio delle disobbedienze che l’amministrazione non ha intenzione di procedere, almeno per adesso, alla variazione d’uso dell’edificio di via Montelungo così come richiesto dalla J Colors. La multinazionale, proprietaria della struttura occupata, lo scorso 15 luglio ha infatti formalizzato al sindaco una richiesta di variante di destinazione d’uso dell’area a fini residenziali.
«Questo – dicono alcuni militanti di Rebeldìa – conferma quello che sosteniamo da anni e cioè che su quell’area c’è un progetto di speculazione edilizia da decine di milioni di euro».
Durante l’incontro «il sindaco Filippeschi – continuano gli appartenenti al laboratorio delle disobbedienze – ha assicurato che non c’è alcuna intenzione da parte dell’amministrazione di procedere alla variazione d’uso, anche perché la discussione sul piano urbano è ampia e complessa e dovrà passare ancora molto tempo prima che si possa valutare la situazione specifica dell’aria di via Montelungo».
Per il 20 settembre, intanto, è fissata l’udienza per il sequestro dell’immobile occupato. «Rinnoviamo l’invito a sindaco e a tutta l’amministrazione a visitare il sito, diventato un luogo di rilievo sociale, politico e culturale», dicono gli appartenenti a Rebeldìa. Per la sentenza si terrà un presidio fuori dal Tribunale (sarà presente anche Paolo Maddalena, ex vicepresidente della Corte Costituzionale) e all’ex colorificio una tre giorni (20-22 settembre) di dibattiti ed iniziative sulla proprietà privata.

Danllo Renzullo

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