Consiglio comunale umiliato per garantire le ferie dei consiglieri della maggioranza

Si piega la democrazia e si negano i diritti delle minoranze e dei consiglieri comunali nell’esercizio delle proprie funzioni per garantire le ferie dei consiglieri comunali del Pd e della maggioranza.

È questa la triste quanto vergognosa vicenda a cui stiamo assistendo in questi giorni, con la forzatura da parte della maggioranza che sostiene Filippeschi per approvare una pesantissima variazione di bilancio nel Consiglio Comunale di giovedì 23 luglio.
Si potevano fare altre scelte. Il termine previsto dalla legge per votare la delibera infatti è il 30 luglio, per cui c’era tutta la possibilità di far slittare il voto di qualche giorno al fine di consentire a tutte le forze politiche di studiare gli atti e avanzare proposte alternative. Invece ciò non avverrà perché nella settimana successiva la maggioranza non avrebbe i numeri in consiglio, visto che per quei giorni alcuni consiglieri hanno prenotato le vacanze.
Siamo di fronte a uno schiaffo alla democrazia. Solo martedì 21, in prima commissione, verrà illustrato la variazione del piano delle opere pubbliche e il giorno dopo i commissari saranno nuovamente riuniti per esprimere il parere. È evidente che non siamo più di fronte a un voto consapevole, ma a un puro atto di fede che viene richiesto agli stessi consiglieri della maggioranza.
A ciò si aggiunge che la Giunta ha proposto una modifica del regolamento dell’addizionale Irpef da 7 milioni e 500 mila euro, che è stata consegnata solo mercoledì 15 luglio e la possibilità di presentare gli emendamenti scadrà lunedì prossimo, il 20 luglio, senza avere neppure il tempo di consultare gli uffici da parte dei consiglieri comunali per presentare proposte alternative.

L’arroganza e la chiusura degli spazi democratici sono la risposta di una maggioranza che non ha più i numeri né la tenuta interna né le idee per continuare ad amministrare la città. Di fronte a scelte così importanti e gravi come un aumento del gettito Irpef che colpirà pesantemente chi soffre già la crisi, il Consiglio Comunale viene umiliato per garantire le ferie di qualche consigliere.
Una Città in Comune – PRC

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