Dalla Costituzione DIRITTI in Comune

Lavoro, giustizia fiscale, welfare municipale e accesso ai servizi, riattivazione del patrimonio pubblico e privato abbandonato e inutilizzato, politiche per una cultura diffusa, investimenti sulle periferie e la qualità della vita urbana.

Su questi temi si concentrano le prime proposte frutto del percorso partecipato “Diritti in comune”, condotto in questi mesi e che presentiamo nell’intento di aprire una ampia discussione pubblica per elaborare un programma dell’alternativa per le prossime elezioni amministrative. Proposte praticabili e di rottura con le attuali politiche di austerità per costruire una vera unità di uomini e donne,  proficua e duratura, che dia risposte a coloro che sono sempre più colpiti dalla crisi e che cambi il volto della città, ridistribuendo la ricchezza e superando così le disuguaglianze sociali e la povertà.

Siamo convinti che così Pisa possa diventare, a partire da un metodo basato sulla partecipazione dal basso e il coinvolgimento attivo della cittadinanza, un vero e proprio laboratorio di una nuova politica di sinistra che ha il suo cuore nella concreta applicazione dei principi costituzionali

Un laboratorio cominciato in questi anni di opposizione alla giunta Filippeschi, che riunisce forze politiche (Una città in comune, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana e Possibile), singoli cittadini e cittadine mossi dai problemi dei loro quartieri, appartenenti al mondo associativo, lavoratori e lavoratrici che in questi anni hanno visto la loro città scivolare in una crisi sempre sottaciuta dalla attuale amministrazione – ma che invece è strutturale – che ha portato isolamento, rassegnazione, esclusione, autoritarismo, grandi affari per i soliti noti e un sostanziale impoverimento della città.

Cooperazione contro competizione, solidarietà contro egoismo, accoglienza contro marginalizzazione. Questi per noi non sono slogan ma le politiche amministrative che intendiamo realizzare a partire da queste prime proposte programmatiche:

1) Pisa laboratorio per la giustizia fiscale. Applicazione dell’articolo 53 della Costituzione:

  1. a) Riformulazione in senso progressivo di tutti i tributi locali; b) Sanzione di 200 euro a mq2 nei casi di fenomeno di abbandono di immobili se non è stato presentato un piano di recupero; c) tassa di scopo sulle grandi proprietà immobiliari; d) lotta alla evasione ed elusione fiscale; e) riduzione dei soggetti esenti IMU e restringimento delle agevolazioni IMU sullo sfitto inagibile.

2) Welfare municipale: abbattere le disuguaglianze per garantire i diritti. Applicazione degli articoli 3 e 32 della Costituzione:

  1. a) Esenzione e integrazione del Ticket sanitario; b) Odontoiatria sociale; c) Osservatorio Salute con mappe di quartiere per le diverse necessità delle zone della città.

3) Lavoro. Applicazione degli articoli 1, 36 e 37 della Costituzione:

  1. a) inchiesta sulle condizioni di lavoro attraverso un apposito questionario; b) un protocollo d’intesa tra Comune e parti sociali per migliorare e garantire la qualità del lavoro negli appalti che preveda: l’applicazione del principio della parità di salario a parità di mansioni; il divieto di forme di lavoro gratuito; la clausola sociale di “riassorbimento di manodopera”; la non applicazione del Jobs Act; c) elaborazione di un modello di bando pubblico per il sostegno di “start up sociali”.

4) Patrimonio bene comune. Applicazione degli articoli 41 e 42 della Costituzione:

  1. a) un piano di riattivazione del patrimonio pubblico e privato e b) una consulta popolare  per progettarne l’uso, definendo c) incentivi e forme di supporto alle idee virtuose  grazie alle competenze presenti e diffuse nella città e d) risolvere l’emergenza abitativa.

5) Per Pisa città della cultura diffusa. Applicazione articolo 9 della Costituzione:

Per cultura intendiamo la trasmissione del patrimonio storico, artistico e bibliografico, ovvero l’appartenenza collettiva di tali beni e la loro fruizione pubblica; ugualmente intendiamo un laboratorio permanente delle varie realtà del territorio (sale-prova per gruppi musicali, biblioteche di quartiere, centri di aggregazione e sport).

6) Le opere che servono. Applicazione articolo 9 della Costituzione

Basta alle Grandi Opere inutili calate dall’alto: sicurezza, bellezza e lotta al cambiamento climatico. Un grande piano di riqualificazione degli spazi pubblici da anni abbandonati per favorire la mobilità gentile: a) rifacimento e completamento dei marciapiedi in tutta la città; b) realizzazione di collegamenti in sicurezza tra i quartieri (passerella Sant’Ermete, allargamento Ponte alla Vittoria, collegamento Gagno-Passi, attraversamento Aurelia Nord); c) alberatura dei viali cittadini; d) un parco e una piazza in ogni quartiere, a partire dalla realizzazione immediata e partecipata del Parco di Cisanello.

Queste sono alcune delle prime delibere che la nostra amministrazione proporrebbe al Consiglio comunale e per questo sin d’ora le vogliamo condividere e discutere con la città. La nostra convinzione è, infatti, che soltanto attraverso un lavoro inclusivo, di valorizzazione delle sensibilità, delle competenze e delle idee di ognuno si possa incardinare un programma condiviso il cui obiettivo principale sia dare risposte e potere decisionale a chi è sempre più colpito dalla crisi economica e sociale. Un percorso testardamente estraneo alle logiche verticistiche e clientelari, senza leader preconfezionati, ma una libera associazione di idee e proposte.

Per questo già da Settembre lanceremo nuovi gruppi di lavoro e temi a per la costruzione di un programma che sappia restituire lavoro, dignità, diritti a chi vive, studia, lavora a Pisa indipendentemente dal suo luogo di provenienza. Perché noi vogliamo cambiare questa città, partendo dal basso.

Pisa, 6 Luglio 2017

 

Diritti in Comune (primi promotori):

Una città in Comune

Partito della Rifondazione Comunista

Sinistra Italiana

Possibile

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