Decreto Minniti-Orlando: prime applicazioni a Pisa mostrano che il provvedimento è inutile e dannoso

Sei persone allontanate a dicembre e altre sei a gennaio. È questo il bilancio dell’applicazione a Pisa del Decreto Minniti-Orlando sulla “sicurezza urbana”, fortemente voluta dalla Giunta comunale e approvata dal Consiglio lo scorso 23 novembre, col voto favorevole di PD, MDP, “In lista per Pisa” e “Pisa è”. Provvedimento, oltretutto, adottato in maniera autoritativa e senza alcun confronto democratico all’interno degli organi consiliari. 

Il numero estremamente limitato di applicazioni dice già molto della scarsa necessità ed urgenza del provvedimento, presentato invece come risolutivo dei problemi della città. Pisa adesso è più sicura? Davvero? Per rispondere, basta vedere a chi la Polizia Municipale ha applicato il provvedimento: sei delle persone coinvolte si erano stese sulle panchine dei giardini pubblici; tre vendevano senza autorizzazione; due hanno abbandonato dei rifiuti; una era ubriaca. Comportamenti molto differenti, alcuni innocui, altri da gestire come problematiche sociali, vengono affrontati tutti insieme dal Decreto Minniti-Orlando e dalla Giunta come problemi di sicurezza e “decoro”. Sanzioni pecuniarie (a chi magari è nullatenente) e ordini di allontanamento (a chi magari non ha dove andare) sono le uniche soluzioni proposte.

Provvedimenti di questo tipo sono puramente propagandistici e non producono nessun miglioramento apprezzabile nella qualità della vita in città. In più sono anche ipocriti, perché trattano come questioni di ordine pubblico problemi sociali che chi governa ha spesso creato, attraverso i tagli alla spesa o la precarizzazione del lavoro. Invece di inseguire le destre sul terreno della guerra ai poveri, servono politiche radicalmente diverse, che redistribuiscano le risorse economiche, creino lavoro stabile, investano in riqualificazione urbana, alloggi e servizi pubblici di qualità, creino coesione sociale e vivibilità diffusa, consentano la reale partecipazione alle scelte da parte di tutti coloro che abitano il territorio.

Diritti in Comune – La coalizione della sinistra
 
Una Città in Comune
Rifondazione Comunista
Sinistra Italiana
Possibile

Condividi questo articolo

Lascia un commento