Difendiamo i beni comuni: la Ex-American Beach rimanga spiaggia libera

Mercoledì la quarta commissione consiliare permanente discuterà e voterà un atto di indirizzo relativo al bando per la gestione dell’ex Spiaggia degli Americani a Tirrenia, sul litorale di Pisa.

Già nel maggio scorso, prima della pubblicazione del bando provvisorio da parte dell’amministrazione comunale, la Quarta commissione aveva approvato un ordine del giorno del nostro gruppo in cui si chiedeva di introdurre “per qualsiasi gestore l’obbligo a mantenere la possibilità di usufruire dell’intero tratto di arenile in modalità completamente gratuite”. Ed è esattamente da qui, come ribadito anche negli scorsi giorni dalle associazioni ambientaliste, che riteniamo occorra ripartire per garantire alla cittadinanza il libero utilizzo di un bene comune ormai raro come le spiagge libere.

Come abbiamo più volte ribadito, infatti, questa rappresenta un’occasione unica per rispondere concretamente ad un’esigenza sociale, soprattuto in periodo di crisi economica, e per riqualificare, a fini turistico-ambientali, un’area di pregio che negli ultimi anni è stata oggetto di una forte infrastrutturazione con conseguente danneggiamento degli ecosistemi naturali.

Discutiamo quindi su come gestire le strutture esistenti, su come garantire la sostenibilità economica delle attività necessarie, su come collaborare con le esperienze vicine (come la preziosa Oasi del WWF), ma non si transiga su un punto: l’arenile deve rimanere totalmente ad accesso libero, perché crediamo che chiunque voglia andare al mare senza spendere un euro debba averne la possibilità.

Per questo abbiamo proposto che nell’atto di indirizzo sia specificato che non sia l’offerta economica ma quella tecnico-progettuale ad avere il maggior punteggio, premiando i progetti che prevedano: attività culturali e ricreative con particolare riferimento alla valorizzazione del patrimonio naturalistico dell’area, anche attraverso il coinvolgimento altre associazioni del territorio; criteri di sostenibilità nella gestione dell’attività (docce solari, materiale riciclato, cibi locali, attrezzature per la ciclomobilità…), come previsto ad esempio dai Criteri Minimi Ambientali emanati dal MATTM, e dalla recente Legge 221/15; la massima fruibilità per soggetti diversamente abili; escludendo al contempo dal bando soggetti già titolari di concessioni demaniali sul litorale.

Vorremmo che questa occasione che si è presentata con la rinuncia delle forze armate americane al tratto di spiaggia che avevano in concessione da decenni, sia colta dalla Giunta come un’opportunità per fare qualcosa di nuovo, di inedito sul territorio, che possa essere esempio per una nuova gestione delle nostre coste: non il mero sfruttamento della risorsa, ma anzi una sua riqualificazione a servizio dei cittadini, dei turisti e dell’ambiente.

L’amministrazione comunale nel precedente bando ha invece dato prevalenza all’offerta economica vincolando a spiaggia libera solo una parte dell’arenile, ma nonostante questo la gestione di quest’anno ha dimostrato che è possibile gestirla al 100% spiaggia libera e pagare regolarmente il canone al Comune.

Sarebbe un gravissimo errore della Giunta e della maggioranza che la sostiene procedere ancora una volta in questa direzione.

Una città in comune
Rifondazione Comunista

Condividi questo articolo

Lascia un commento