«Dimenticati i veri problemi della gente»

TIRRENO PISA, pagina VI
Si può essere alleati «fedeli e insoddisfatti» allo stesso tempo: così i Riformisti. Infatti Rolando Vivaldi descrive la situazione: «Dopo cinque mesi l’agenda del consiglio comunale è dettata dall’esterno; ci sono problemi legittimi come le bancarelle e Rebeldìa, ma il 98% dei cittadini è interessato ad altro e vorremmo dedicarci al programma di mandato del sindaco». Massimo Balzi incalza: «L’attività istituzionale è ingessata da ore di rinvii, mozioni e ordini del giorno; si dedicano giornate intere a questioni che interessano un’elite di 300 persone».

La presentazione dei nominati nei Ctp (consigli territoriali di partecipazione) è stata l’occasione per fare un tagliando alla propria formazione e al lavoro della coalizione di maggioranza: i Riformisti sono al governo con Pd, Sel e la civica “in Listaper Pisa” e rilanciano sui temi della campagna elettorale. Secondo Vivaldi, alcuni sono scomparsi, come la questione del Comune unico con i territori dell’Area vasta. Altri sono rinviati in modo preoccupante, malgrado siano «il tema dei temi: che succederà con la service tax?». Occorre allora rilanciare l’azione e i Ctp (ex circoscrizioni) avranno un ruolo importante, al punto che le nuove proposte dei Riformisti si concentrano proprio su questi organi di rappresentanza di secondo livello: ricostruire un’unica circoscrizione per il centro storico, al posto delle 4 che lo spezzettano; creare una conferenza dei presidenti dei Ctp che abbia il potere di conferire con il sindaco, per dare un risvolto concreto al decentramento; cedere la presidenza dei Ctp alle opposizioni, soprattutto in quei consigli dove il centrosinistra non ha maggioranze nette. Su quest’ultimo punto Balzi ricorda che i Riformisti non hanno avuto nemmeno una presidenza di commissione in consiglio comunale, pertanto potevano rivendicare una compensazione nei Ctp. Tuttavia preferiscono «cedere la presidenza alle minoranze, in particolare nel Litorale dove i consiglieri sono 10 a 10».

L’attività di questi mesi è stata anche finalizzata alla raccolta firme per i cosiddetti 12 referendum dei radicali: i Riformisti in città hanno raccolto circa 500 firme dando il loro contributo al ri sultato finale.

Gianluca Campanella

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