Due milioni di euro contro il blocco dei progetti Piuss

TIRRENO PISA; pagina IV
Arriva dalla Regione una prima parte dei finanziamenti ma resta a rischio il cantiere delle antiche mura
Primi segnali per scongiurare il rischio blocco a danno dei progetti Piuss. Anzi, primi mandati di pagamento della Regione per il Comune di Pisa. Uno (da 1,5 milioni di euro) è dato in arrivo. L’altro dovrebbe giungere la prossima settimana: altri 800mila euro.
Il totale arriva a 2,3 milioni. Poco più della metà di quello che selve, ovvero 4 milioni di euro. «Ma intanto può aiutare», dice l’assessore al bilancio e ai lavori pubblici Andrea Serfogli, che sta seguendo costantemente l’evolversi della situazione, senza nascondere ancora una certa preoccupazione.
La somma prevista per portare a compimento i progetti Piuss, che sta arrivando a singhiozzo, risulta bloccata nelle casse della Regione a causa dei vincoli del patto di stabilità. I 2,3 milioni di euro annunciati saranno utilizzati per le situazioni considerate più a rischio: i lavori agli Arsenali Repubblicani e quelli alle ex Stallette, nell’area dei Vecchi Macelli.
«La cifra deve consentire al Comune di mettersi in pari con il pagamento delle imprese che stanno lavorando ai Piuss – aveva spiegato Serfogli -. Le esposizioni sono abbastanza elevate, con fatture scadute a partire dallo scorso maggio». Il problema è che il blocco dei cantieri potrebbe causare il ritardo nel completare i lavori (scadenza dicembre 2014) e la conseguenza perdita dei finanziamenti europei. «C’è forte preoccupazione – aveva aggiunto Serfogli – anche per la tenuta delle ditte».
Tra le situazioni in bilico anche il cantiere del camminamento in quota per le anti che mura. I lavori, in questo caso, sono già fermi: si tratta di verificare quando saranno ripresi. I tempi però sono più avanzati, mentre lo stesso non si può dire per Arsenali Repubblicani ed ex Stallette. Da qui la decisione di destinare a questi lavori la prima tranche di finanziamenti arrivata dalla Regione.
Resta da risolvere il problema degli altri 2 milioni, o qualcosa in meno, che devono andare a coprire le ulteriori spese. La corsa contro il tempo continua, dunque, ed entro il 31 dicembre questa cifra dovrà essere trovata. (fl.)

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