Ex colorificio slitta la pronuncia del Tribunale

TIRRENO PISA, pagina VII (di Danilo Renzullo)
Slitta alla prossima settimana (lunedì o, al massimo, martedì) il pronunciamento dei giudici sul sequestro dell’ex-Colorificio chiesto dalla procura. Lo stabile di via Montelungo occupato da Rebeldìa è di proprietà della multinazionale J Colors. Dopo circa un’ora di udienza, ieri il Tribunale di Pisa si è riservato di decidere nei prossimi giorni. In aula gli avvocati della difesa, Ezio Menzione e Tiziano Checcoli, «hanno più volte richiamato il principio costituzionale della funzione sociale della proprietà privata – si legge in una nota del Laboratorio delle disobbedienze -, evidenziando come esso non abbia bisogno di alcuna legge attuativa, in quanto fondativo, imprescindibile e troppo spesso dimenticato in sede di giudizio. L’esposizione della difesa è stata puntuale nell’evidenziare, da un lato, la necessità di spostare i termini della di scussione dall’attuale dimensione penale a una più propriamente civile e dall’altro la totale mancanza di validi presupposti tecnici per giungere in tempi brevi ad un sequestro».
Fuori dal Palazzo di Giustizia, invece, oltre cento tra attivisti di Rebeldìa e di altre realtà associative e politiche locali si sono radunati in presidio «in difesa dell’ ex-Colorificio», mentre una delegazione di nove rappresentati di Rebeldìa ha assistito all’ udienza.
«Un piccolo grande risultato è stato comunque raggiunto commenta Ciccio Auletta, capogruppo in consiglio comunale di Una città in comune-Prc, all’ uscita dal Palazzo di Giustizia -: portare in Tribunale una discussione sull’uso sociale della proprietà privata». Gli fa eco l’avvocato Menzione che sottolinea l’importante decisione che spetta ai giudici e «potrebbe anche aprire una nuova strada nella giurisprudenza». Al presidio c’era anche l’ex senatore di Rifondazione Comunista Giovanni Russo Spena. «Attraverso una lunga e dura lotta- commenta a Pisa siamo riusciti a mettere sul campo un grande tenia costituzionale: la funzione sociale della proprietà privata».
In difesa dell’ex-Colorificio è giunto Paolo Maddalena, magistrato e già presidente (per alcuni mesi) della Corte costituzionale, che ha incontrato gli esponenti dei vari gruppi consiliari prima del la conferenza dei capigruppo. «Ho evidenziato – spiega Maddalena – l’importanza della collettività in un territorio che deve essere amministrato nell’interesse comune e non dei singoli, così come prevede la Costituzione la cui applicazione è oggi l’unica via di uscita dalla crisi. Sono fiducioso sul pronunciamento dei giudici, senza nascondere le difficoltà pratiche che ci sono, perché le idee valide prima o poi riescono ad affermarsi».
In attesa della pronuncia, è iniziata ieri “Common Properties – Lavoro, Diritti, Territori”, una tre giorni all’ex-Colorificio con numerose attività e tavoli di lavoro incentrati su riappropriazione delle terre, altra finanza e spazi sociali e tavole rotonde con ospiti internazionali.

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