Ex colorificio Toscano: “una città in comune – prc” presenta mozione per il rispetto degli impegni presi dalla Giunta

Il 9 aprile il Consiglio Comunale di Pisa aveva votato una mozione in cui si impegnava il Sindaco Marco Filippeschi e la Giunta Comunale a “ricorrere a tutti gli strumenti a loro disposizione per evitare uno sgombero coatto dell’ex-Colorificio Toscano, facendosi promotori di ogni iniziativa possibile che permetta di arrivare a una soluzione pacifica” e “a  favorire un dialogo costruttivo tra le associazioni e la proprietà al fine del raggiungimento di un’intesa fra loro, nel pieno rispetto della legalità e dei valori sociali espressi dalle attività delle associazioni stesse”.

Da allora questa mozione è rimasta lettera morta, mentre il 20 settembre il Tribunale dovrà decidere sul sequestro o meno di un bene comune come l’ex-.Colorificio Liberato.

“una città in comune – prc” da un lato sottoscrive e invita a firmare la petizione promossa dal Municipio dei Beni Comuni e dall’altro ha presentato una mozione che ci auguriamo sia discusso quanto prima in cui si chiede nuovamente di dare seguito ad un impegno che il Sindaco e la sua Giunta fino ad oggi non hanno rispettato in alcun  modo.

Qui di seguito il testo della mozione presentata:

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Vista la mozione approvata dal Consiglio comunale il 09.04.2013, che ha impegnato il Sindaco Marco Filippeschi e la Giunta Comunale a “ricorrere a tutti gli strumenti a loro disposizione per evitare uno sgombero coatto dell’ex-Colorificio Toscano, facendosi promotori di ogni iniziativa possibile che permetta di arrivare a una soluzione pacifica” e “a  favorire un dialogo costruttivo tra le associazioni e la proprietà al fine del raggiungimento di un’intesa fra loro, nel pieno rispetto della legalità e dei valori sociali espressi dalle attività delle associazioni stesse”.

 
Riconosciuto l’elevato valore sociale delle attività svolte all’interno della struttura, che hanno avuto portata sia locale che nazionale, come dimostrato dall’evento del 1 Giugno 2013 in cui si è riunita proprio all’ex-colorificio la “Costituente dei Beni Comuni”, presieduta dal Stefano Rodotà, e che ha visto partecipare molte realtà locali e nazionali di cittadinanza attiva appartenenti al movimento dei beni comuni, nonché eminenti giuristi come Paolo Maddalena, Ugo Mattei, Gaetano Azzariti, alla definizione del Codice dei Beni comuni.
 
Appreso che il 20 Settembre 2013 si terrà un’udienza presso il Tribunale di Pisa che deciderà, dopo un primo rifiuto da parte del Gip, del sequestro preventivo dell’area a cui, nel caso si decidesse di procedere, seguirebbe lo sgombero coatto dell’ex-colorificio.

Presa visione della petizione popolare promossa da importanti giuristi come Paolo Maddalena, che identifica nella Costituzione Italiana e in particolare negli art.41 e art.42, le fonti per una interpretazione del diritto che faccia tornare ad essere determinante la volontà popolare, su cui è in corso una raccolta di firme e adesioni.
 
Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta
 
a dare seguito all’impegno assunto, designando un interlocutore in rappresentanza di questa amministrazione che proceda, nei 30 giorni successivi all’approvazione della presente, a  promuovere un incontro tra la proprietà e i diversi soggetti riuniti nel Municipio dei Beni Comuni al fine di cercare una risoluzione pacifica.

“una città in comune – prc”

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