Giunta, punto interrogativo sulle quote rosa

IL TIRRENO PISA; pagina V
Dubbi sulle norme: tre donne sicure, ma potrebbero essere quattro. Filippeschi: Ghezzi vicesindaco
«Molto abbottonato». E’ l’aggettivo più usato in queste ore per definire l’atteggiamento di Marco Filippeschi all’opera per definire la nuova giunta. Ai microfoni di Punto Radio, intervenendo ieri mattina, il sindaco ha confermato che nel fine settimana dovrebbe annunciare la squadra degli assessori. Un’altra conferma riguarda il vicesindaco, rispetto al quale ha detto che «i dati elettorali parlano chiaro». La carica era in mano alla lista civica “In lista per Pisa” e tale resterà dopo l’oltre 7% conquistato alle recenti urne. Paolo Ghezzi dunque ha tutto per essere riconfermato vicesindaco.
Le quote rosa. Ma quante dovranno essere le donne in giunta sul totale di nove assessori? Su questa domanda si è aperta una discussione, c’è chi dice non più di tre e invece chi propende per quattro. Anche a Palazzo Gambacorti si stanno informando su questo punto e attendono responsi dagli esperti. Sulla materia non esiste una norma scritta. Ci sono però sentenze del Tar che, di fronte a quote rosa minime, non hanno esitato a cancellare delle giunte. Un caso recente è quello del Comune di Civitavecchia, dove una giunta composta da sei uomini e una sola donna è stata cancellata. In effetti, a Civitavecchia si era un po’ troppo tirato la corda. Il Tar del Lazio, riconoscendo al principio di non discriminazione un carattere generale, indica nel 40% la soglia cui tendere per garantire un’adeguata rappresentanza di genere. Questa percentuale, applicata ad una squadra di nove componenti, fa 3,6: non è quattro, ma è più di tre. Una via di mezzo. A Pisa l’idea sarebbe quella di fermarsi a tre. Ma chi potrebbero essere le donne in giunta? Nel Pd si parla di Marilù Chiofalo e di Silvia Pagnin, ma era circolata anche il nome di Titina Maccioni. Mentre la scelta relativa a Sel è ancora da compiere e in corsa, oltre a Dario Danti, ci sarebbe Simonetta Ghezzani.
Manifestazioni storiche. Questa delega è oggetto di più attenzioni. Finora era detenuta da Federico Eligi, candidato eletto nella lista dei Riformisti. Ma c’è chi chiede un passaggio a Salvatore Sanzo, recordman di preferenze, se questi, come sembra certo, dovesse essere nominato assessore. E’ quanto sostengono Sabrina Busato (presidente di Feisct, Federazione Europea Itinerari Storici Culturali e Turistici) e Aron Chiti (coordinatore di Reges Italia) manifestando «il proprio sostegno alla proposta di nomina come assessore alle manifestazioni storiche a favore di Salvatore Sanzo, in quanto persona meglio qualificata e più indicata per poter portare le manifestazioni storiche pisane ai livelli di eccellenza e qualità di cui la città necessita». Lo spessore e le qualità dimostrate negli anni trascorsi come assessore alla Provincia di Pisa, aggiungono, «hanno evidenziato positivamente le doti e la lungimiranza di Sanzo nel rilanciare il turismo e dotarlo di strutture e meccanismi tali da poter offrire continuità e sistematicità agli interventi, soprattutto in un momento delicato che ha visto declinare il ruolo dell’Apt, lasciando un vuoto tangibile nell’ambito della promozione turistica».

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