Il caso del parcheggio di “Cancello Rosso”: in 2 mesi nessun chiarimento da parte dell’amministrazione

Sono passati due mesi da quando abbiamo portato all’attenzione pubblica, del consiglio comunale e della giunta il caso dei terreni della Cancello Rosso srl che si trovano in via delle Colombaie.
Nello scorso aprile questi terreni sono stati espropriati dal comune di Pisa per la realizzazione del progetto del People Mover.
Si tratta di un’area che la società Cancello Rosso srl ha acquistato negli scorsi anni a 5 euro a metro quadro e che oggi,
a fronte di un’offerta di indennizzo per l’esproprio da parte del comune di 25 euro a metro quadro, ne chiede 377 euro.
L’importo richiesto, sostiene la società, sarebbe giustificato dal valore commerciale dell’area, sulla quale è stato realizzato un parcheggio.
Il problema è che nessuno sa ancora se il parcheggio sia autorizzato o abusivo.

Infatti, nonostante i proclami e gli annunci ripetuti dalla giunta Filippeschi, su questa vicenda non è ancora arrivato nessun chiarimento da parte dell’amministrazione.
Il 2 dicembre i nostri consiglieri comunali scrivevano al Segretario generale per sapere che punto erano le verifiche.
Questi rispondeva che non appena fosse stato completato il lavoro sarebbero stati forniti tutti i chiarimenti del caso.
E’ passato un mese e mezzo e non abbiamo ricevuto nessuna risposta.

Ecco perchè abbiamo presentato un question time, che verrà discusso nel consiglio comunale di giovedì prossimo,
in cui poniamo ancora una volta una domanda semplice e diretta:
la Cancello Rosso aveva l’autorizzazione a svolgere l’attività di parcheggio in quell’area?

Ci chiediamo come sia possibile che l’amministrazione comunale in 2 mesi non riesca a spiegare alla città se esiste o meno un documento con cui si autorizzava la Cancello Rosso ad utilizzare quell’area come parcheggio.

La realtà è che per 3 anni questa società ha ricavato 12 mila euro al mese da questo spazio, (senza mai avere avuto le autorizzazioni edilizie necessarie, secondo quanto si legge nelle relazioni degli uffici comunali) e ora chiede, proprio in virtù della attività commerciale che vi svolgeva, 3 milioni e 700 mila euro per l’esproprio.

Risollecitiamo con forza la giunta Filippeschi a fare chiarezza su questa vicenda che ormai è diventata a dir poco imbarazzante per questa amministrazione e ci auguriamo che domani, in consiglio comunale, ci venga data risposta al nostro quesito:
il Comune ha mai dato l’autorizzazione alla Cancello Rosso a svolgere quella attività?

Una Città in comune – PRC

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