Il Consiglio comunale appoggia la richiesta di rimuovere Galantini dall’incarico di liquidatore dei Cantieri Navali

Si è appena concluso il consiglio comunale ai Cantieri Navali dove è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno che abbiamo presentato, con alcuni emendamenti del Pd, che tra le altre cose appoggia la richiesta della RSU e del sindacato di rimozione di Galantini dal suo incarico.

Di seguito il testo dell’ordine del giorno che abbiamo presentato

 

Ordine del giorno: Sostegno ai lavoratori dei Cantieri Navali di Pisa

Considerato che i Cantieri Navali di Pisa rappresentano una realtà produttiva di eccellenza all’interno del Distretto Nautico toscano e rappresentano inoltre un importante volano occupazionale sia direttamente che attraverso l’attivazione di un indotto altamente specializzato.

Considerato che da quasi quattro anni i lavoratori dei Cantieri Navali di Pisa sono in cassa integrazione e stanno vivendo una situazione di profonda angoscia e difficoltà alla luce della continua situazione di incertezza sul riavvio dell’attività produttiva;

Tenuto conto che ad oggi il liquidatore fallimentare non ha consegnato presso il Ministero competente la documentazione completa  per il rinnovo della cassa integrazione per l’anno 2014, e che da gennaio, quindi, i lavoratori non percepiscono più alcun ammortizzatore sociale con il rischio concreto di perdere per il 2014 la cassa integrazione, come confermato anche dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa dalla direttrice provinciale del lavoro, Anna Maria Venezia: “La documentazione per la richiesta di cassa integrazione straordinaria per il 2014, che il ministero ha chiesto ad agosto, è tuttora incompleta, e che allo stato dei fatti la domanda per l’erogazione dell’ammortizzatore sociale sarà rigettata”

Tenuto conto che in questi anni sono stati numerosi gli annunci di vendita fatti dal liquidatore fallimentare Federico Galantini che non hanno fino ad oggi mai avuto sbocchi positivi e che nel frattempo si è proceduto allo spacchettamento del gruppo Baglietto, del quale i Cantieri Navali di Pisa facevano parte, procedendo a vendite separate nel caso dei cantieri che si trovano in Liguria.

Tenuto conto che è tramontata l’ipotesi di acquisto dei Cantieri Navali da parte del gruppo franco-cinese Union Strong Marine Holding , nonostante le ripetute garanzie fornite dallo stesso liquidatore fallimentare,

Visto che la RSU dei Cantieri Navali di Pisa e il segretario provinciale della Cgil, avevano espresso comunque forti critiche sull’intesa raggiunta con il gruppo Union Strong Marine Holding sia nel metodo in quanto il liquidatore non avrebbe comunicato e condiviso questa decisione né con il tavolo sindacale né con il tavolo regionale interistituzionale attivo da anni sulla vertenza, sia nel merito in quanto non vi sarebbe un piano industriale credibile e affidabile da parte di questo gruppo;

Visto che lo stesso liquidatore ha assunto anche la decisione di spostare il travel lift – la gru utilizzata per sollevare e calare in acqua gli yacht sia dagli stessi Cantieri Navali di Pisa sia da altre imprese dell’area dei Navicelli – dai Cantieri di Pisa al cantiere di Varazze in provincia di Savona e che questa decisione ha trovato la forte opposizione da parte dei  lavoratori e dal sindacato in quanto ritenuta profondamente dannosa per un possibile rilancio degli stessi cantieri Navali e che l’acquisto di questa apparecchiatura, indispensabile alla produzione, significherebbe una spesa di circa un milione di euro per chiunque acquistasse i Cantieri;

Tenuto conto che il liquidatore fallimentare come già in altre occasioni ha disertato senza darne comunicazione l’incontro previsto per il 17 novembre presso la Prefettura di Pisa a cui erano presenti anche gli enti locali, e le rappresentanze dei lavoratori.

Tenuto conto della iniziativa assunta dal viceprefetto vicario di Pisa, Valerio Massimo Romeo in accordo con le istituzioni presenti, Comune di Pisa e Regione Toscana di inviare una lettera al giudice delegato del tribunale di La Spezia, Alessandro Farina, per accertare attraverso i suoi commissari giudiziari i motivi di tale comportamento da parte del liquidatore Galantini

Tenuto conto della mozione approvata dal consiglio comunale nello scorso aprile in cui si criticava l’operato dello stesso Galantini, ritenendo “grave e deprecabile la decisione assunta dal liquidatore di far presidiare l’esterno dei Cantieri Navali da vigilante che riprendono e fotografano sia gli operai che si recano sul loro posto di lavoro sia chiunque si rechi all’interno dell’area per portare loro solidarietà”.

Il Consiglio comunale

esprime la propria solidarietà ai lavoratori dei Cantieri di Pisa che con determinazione e passione da anni difendono, pur in una situazione di crescente disagio, il loro posto di lavoro e la permanenza nel nostro territorio di questa attività produttiva;

ritiene grave e deprecabili i comportamenti tenuti dal liquidatore fallimentare Federico Galantini;

sostiene l’iniziativa intrapresa negli scorsi giorni dal Prefetto Vicario e dagli enti locali al fine di avere chiarimenti sul comportamento dello stesso liquidatore fallimentare

fa propria la a richiesta avanzata dalla RSU dei Cantieri Navali e dal sindacato di rimozione dello stesso Galantini dal suo incarico al pari dei commissari Rosanna Ghirri e Luca Sodini, delegati dal tribunale di La Spezia a verificare l’andamento della procedura.

ritiene indispensabile che lo stesso liquidatore invii con urgenza tutta la documentazione necessaria al Ministero competente per l’attivazione della cassa integrazione per il 2014, sostenendo al contempo l’iniziativa di una cassa di resistenza a favore dei lavoratori dei Cantieri Navali.

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