Inceneritore addio e porta a porta in tutto il comune

IL TIRRENO PISA, pagina VI (di Dando Renzullo)
Sei proposte per una città a “rifiuti zero”. Parte una campagna nazionale per promuovere il disegno di legge di iniziativa popolare “Rifiuti zero: per una vera società sostenibile”. A Pisa Rifondazione comunista e “Una città in comune”, le due liste che candidano a sindaco Francesco Auletta, lanciano la loro propos la perla gestione dei rifiuti sul territorio comunale.
Questi i sei punti: raccolta differenziata porta a porta in tutto il comune; tariffazione puntuale che premia chi produce meno rifiuti; incentivi per diminuire la produzione di rifiuti alla fonte; campagne di informazione e di formazione in città e nelle scuole sulla raccolta differenziata e sul ciclo dei rifiuti; costruzione di un nuovo impianto di trattamento della frazione organica; chiusura dell’inceneritore di Ospedaletto e diminuzione drastica dei rifiuti da conferire in discarica.
Sei punti che, secondo la coalizione di sinistra, possono imprimere una svolta alla gestione dei rifiuti, con risvolti positivi per l’ambiente, la salute, il lavoro e le tasche dei cittadini. «La nostra strategia – spiega Marco Ricci, presidente di Legambiente Pisa – prevede, nei punti principali, il porta a porta e la tariffazione puntuale, che riduce i costi a carico dei cittadini. Inoltre il riciclo e la chiusura dell’inceneritore, un impianto obsoleto che necessita di importanti lavori per continuare a funzionare» . «Le risorse semmai – aggiunge Andrea Corti, consigliere provinciale di Rc – possono essere impiegate nella costruzione di impianti di trattamento dell’organico e per lo sviluppo di una filiera del riciclo e del recupero del materiale». L’impianto di Ospedaletto va chiuso «anche perché – sottolinea Silvia Giamberini, ricercatrice del Cnr – è ormai accertatala correlazione tra rischio sanitario ed inceneritori». Una strategia, quella proposta dalla coalizione di sinistra, da pensare ed attuare a livello di area vasta, in cui, secondo Auletta, Pisa rappresenta «un’anomalia. Alcuni comuni dell’area raggiungono 1’80% di raccolta differenziata, mentre Pisa si ferma al 40 – dice il candidato sindaco -. In città occorre invertire la rotta: vogliamo iniziare un percorso virtuoso sulla gestione dei rifiuti, a livello di piano strutturale e interprovinciale».

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