Inceneritore di Ospedaletto: i consiglieri del gruppo “una città in comune – PRC” criticano le scelte della Geofor

“Il tirreno – Pisa” del 28/06/2013 (di Mary Gianfreda)
I consiglieri del gruppo “una città in comune – PRC” criticano le scelte della Geofor. “L’impianto di Ospedaletto è inadeguato e non può più svolgere la sua funzione.”
Centinaia di migliaia di euro per un inceneritore mal funzionante, cento alloggi pubblici non utilizzati a fronte di numerosi sfratti e bollette salate per la rete idrica gestita da Acque Spa. Un’interrogazione e due mozioni presentate ieri dai battaglieri consiglieri comunali Ciccio Auletta e Marco Ricci del gruppo “Una città in comune – Prc”, presente anche Federico Oliveri segretario Rifondazione Comunista.
Inceneritore. La linea due dell’inceneritore dei rifiuti di Ospedaletto di proprietà della Geofor Spa è stata chiusa a causa dello sforamento dei livelli consentiti di diossina, furani e altri  composti nocivi perla salute. Non è la prima volta che una linea viene chiusa, era già capitato nel 2010 e nel 2012 e negli ultimi giorni si è appreso dalla stampa che Marconcini, presidente Geofor società che gestisce l’inceneritore, ha stanziato 300mila euro per rimettere in funzione la linea chiusa. «Un investimento del tutto senza senso -dice Marco Ricci- dato che l’impianto risulta essere inadeguato a svolgere ancora la sua funzione». Si chiede quindi al sindaco il motivo tecnico degli sforamenti ma soprattutto se l’amministrazione comunale è a conoscenza degli effetti che questo inceneritore ha sulla salute della gente e se abbia intenzione di promuovere nuovi studi (il più recente risale a circa 10 anni fa) per verificare l’andamento delle patologie nelle zone interessate.
Sfratti. È cresciuto in maniera esponenziale il numero delle sentenze di sfratto nella città di Pisa. Nel 2011 erano 206 di cui 169 per morosità incolpevole, raddoppiate nel 2012, mentre le richieste di esecuzione sono passate da 2133 a 2573. In virtù di questi dati e della presenza di oltre 100 alloggi pubblici inutilizzati perché necessitano di lavori di recupero e manutenzione straordinaria, il consiglio comunale chiede al sindaco e alla giunta di bloccare gli sfratti anche per morosità incolpevole e di rendere gli alloggi inutilizzati subito abitabili. Si chiede di convocare un consiglio comunale aperto a cui possano partecipare i sindacati degli inquilini, i movimenti e le associazioni per il diritto all’abitare e le associazioni di categoria dei proprietari.
Acqua pubblica. Trasparenza e consultazione dei cittadini è la mozione presentata. Una battaglia peri beni comuni e per l’applicazione del referendum popolare. La trasparenza consiste nell’avere libero accesso agli atti relativi ai mutui contratti con le banche di Acque spa, la società a capitale pubblico privato che gestisce la rete idrica di Pisa, per poter iniziare a tracciare la strada che porti alla ripubblicizzazione del bene acqua e togliere quel 7% in più presente nelle nostre bollette di remunerazione garantita dei capitali.

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