Interpellanza – Centro raccolta rifiuti Porta a Mare: 300.000 € di lavori mai fatti dalla Sviluppo Navicelli

Grazie a una nostra interpellanza presentata nello scorso maggio abbiamo fatto nuova luce sul debito milionario che ha con il Comune la Sviluppo Navicelli, inspiegabilmente fallita negli scorsi mesi, dopo che nel 2011 aveva incassato oltre 22 milioni di euro grazie alla mega operazione immobiliare derivante dalla vendita dei terreni a Ikea per la realizzazione del suo megastore.

La Sviluppo Navicelli, in base a una convenzione con il Comune, doveva realizzare tutta una serie di opere pubbliche nell’area dei Navicelli a scomputo degli oneri di urbanizzazione dovuti. In realtà solo una parte di essi sono stati realizzati, di cui gran parte non ancora collaudati, eppure già in fase di deterioramento.

Ma a scandalo si aggiunge scandalo. Nell’ammontare dei crediti che vanta il Comune, ci sono i lavori, per un valore di circa 300mila euro, per la realizzazione del centro di raccolta dei rifiuti di Porta a Mare. Tale centro di raccolta fu realizzato a spese del Comune in via del Gargalone nel 2013 ma poi, proprio per l’arrivo della multinazionale svedese che non ne gradiva la presenza, fu smantellato dopo nemmeno un anno di funzionamento, concordandone lo spostamento in un’area più lontana (con buona pace dei cittadini).

Il problema è che questa opera avrebbe dovuto realizzarla proprio la Sviluppo Navicelli per conto di Ikea, e ora che questa società è fallita i cittadini di Porta a Mare, La Vettola, San Piero e tutti i quartieri a Ovest della città, rimarranno senza centro di raccolta per chissà quanto tempo nonostante che il Comune abbia già speso i soldi: come si suol dire, oltre al danno anche la beffa. Per questo abbiamo presentato una interpellanza per capire cosa intende fare l’amministrazione comunale rispetto al centro di raccolta di Porta a Mare.

 

 

Interpellanza centro di raccolta Porta a Mare

 

A seguito dell’insediamento del negozio di Ikea a Pisa, il centro di raccolta dei rifiuti di porta a mare da poco inaugurato fu smantellato, con l’obiettivo che fosse riallestito poco lontano;

Visto che il soggetto che doveva prevedere alla sua realizzazione è la società Sviluppo Navicelli Spa, e considerato che la stessa società è soggetta a istanza di fallimento, si è creato il rischio che il quartiere rimanga sprovvisto di centro di raccolta per molto tempo;

Considerando anche che le attrezzature del centro, rimosse da via del Gargalone per rimontarle in quello nuovo si stanno deteriorando;

Si chiede al Sindaco e alla Giunta

quale sia lo stato di conservazione delle attrezzature e dove siano conservate;

quali siano le possibilità di vedere realizzate le opere previste (e già pagate dal Comune) e in particolare se esistano fideiussioni in grado di coprire quest’opera;

come si intenda agire nel caso non sia possibile recuperare le risorse nell’ambito della procedura di fallimento della società.
Marco Ricci
Francesco Auletta

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