Irregolarità PIUSS ex-Stallette

Ieri in Consiglio comunale il gruppo consiliare una città in comune-prc ha preso una decisione che non è mai piacevole: uscire dall’aula durante la discussione e non partecipare ai lavori.

Questa decisione si è resa necessario per denunciare un atteggiamento avvilente della maggioranza, che di fronte alla richiesta delle opposizioni di rinviare la discussione sulla variazione al piano delle opere pubbliche (a causa di gravi irregolarità finanziare sul progetto delle Stallette denunciate dallo stesso assessore) ha reagito con una posizione autoritaria della presidenza del consiglio,  che ha minato la serenità delle votazioni e non ha concesso nemmeno qualche minuto di sospensione perché i gruppi potessero confrontarsi e decidere.

La questione in discussione era piuttosto grave: nell’intervento PIUSS relativo alle ex-stallette, dove è prevista la realizzazione della cittadella galileiana, la ditta esecutrice dei lavori è in concordato preventivo e non può più quindi procedere. Si deve perciò quantificare l’ammontare dei lavori da terminare per passarli all’azienda  seconda arrivata nella gara di appalto. E’ qui che sono emersi problemi, sia nella quantificazione fatta in origine sia nella gestione dei fondi in corso lavori. Problemi che prefigurano gravi responsabilità: la richiesta di rinvio scaturiva dalla minima necessità di avere almeno almeno una relazione degli uffici prima di proseguire con le votazioni.

Aver proceduto comunque all’approvazione della variazione è stata una  scorrettezza, sintomatica di debolezza dei contenuti, ma non per questo meno grave come atteggiamento.

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