Istituzione di un osservatorio per lo studio e la promozione di attività finalizzate al contrasto di fenomeni di illegalità, con particolare riferimento alle infiltrazioni mafiose nel territorio e ad eventi corruttivi

Oggi la 2ª Commissione permanente del Consiglio Comunale discuterà la nostra proposta di creare un “Osservatorio comunale sulla legalità”. È una proposta concreta per costruire un argine effettivo all’agibilità delle mafie nel territorio di Pisa. I segnali sono evidenti da troppo tempo e purtroppo episodi di qualche tempo fa come l’edicola di Borgo Stretto e la rotatoria del Gargalone si sono rivelati essere solo la punta di un iceberg.
L’operazione della procura distrettuale antimafia fiorentina che negli ultimi giorni ha portato all’arresto di 14 persone – di cui 7 del comprensorio del cuoio – ha  gettato una luce inquietante sulle infiltrazioni nelle imprese delle conce, facendo emergere accuse per alcuni imprenditori locali di riciclaggio di denaro sporco proveniente dalla ‘Ndrangheta calabrese. Aziende che lavorano nel distretto del cuoio di Santa Croce, per lo più contoterziste o fornitrici di servizi per la concia, ma con esponenti importanti nel mondo associativo, sembrano essere implicate in una rete criminale responsabile di reati molto gravi: associazione per delinquere, estorsione, sequestro di persona, usura, riciclaggio, ecc.
È evidente, oggi più che mai, l’urgenza di dare un segnale forte e concreto: per questo vogliamo creare un Osservatorio indipendente, in collaborazione con l’Università di Pisa e l’associazione Libera, che abbia il compito istituzionale di fare da riferimento contro i fenomeni mafiosi nel territorio pisano.

 

DELIBERA

Oggetto: istituzione di un osservatorio per lo studio e la promozione di attività finalizzate al contrasto di fenomeni di illegalità, con particolare riferimento alle infiltrazioni mafiose nel territorio e ad eventi corruttivi.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che l’Amministrazione Comunale ha da tempo, con deliberazione GC 1003/2011, approvato un protocollo d’intesa con cui l’Amministrazione e il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa convengono di attivare forme di collaborazione, rivolte al personale del Comune ed a studenti, tesisti, tirocinanti, dottorandi e ricercatori atte a favorire una migliore conoscenza della cultura della legalità e delle regole democratiche, delle modalità di funzionamento delle pubbliche amministrazioni, dei meccanismi di diffusione della corruzione e dei canali di infiltrazione mafiosa negli enti locali, nonché degli strumenti e delle politiche di contrasto di tali fenomeni criminali, oltre che lo studio scientifico di alcuni casi esemplari sotto la sorveglianza e l’assistenza di esperti del settore;

Dato atto che nell’ambito del suddetto protocollo, siglato in data 17.10.2011, sono state svolte attività di formazione del personale, sia mediante la partecipazione di personale dell’Ente al Master, anche in qualità di uditori, sia mediante didattica su contenuti specifici e su temi di comune interesse;

Visto che il percorso avviato dall’Amministrazione, oltre che anticipare, si colloca nel solco della legge 190/2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” che ha quale obiettivo la prevenzione e la repressione del fenomeno della corruzione attraverso un approccio multidisciplinare, nel quale gli strumenti sanzionatori si configurano solamente come alcuni dei fattori per la lotta alla corruzione e all’illegalità nell’azione amministrativa;

Considerate:

  • le evidenze emerse nella “Relazione scientifica relativa alla ricerca sui fenomeni di corruzione e di criminalità organizzata in Toscana (Rapporto 2016)”, elaborata dalla Scuola Normale Superiore e promossa dalla Regione Toscana che individua delle prime ipotesi di vulnerabilità del territorio toscano alle infiltrazioni delle organizzazioni criminali, oltre che una casistica di indicatori di anomalia e altre distorsioni nei processi decisionali pubblici che hanno portato a eventi corruttivi anche molto rilevanti;

  • le recenti attività della Commissione parlamentare antimafia, le cui attività nell’ultimo periodo si sono concentrate sullo studio, l’indagine e l’emersione di pericolose commistione tra logge massoniche e organizzazioni criminali

Tenuto conto dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale nel luglio del 2017 per la costituzione di un Osservatorio permanente del Comune di Pisa al fine di monitorare e rilevare fenomeni di illegalità, con particolare riferimento alle infiltrazioni criminali nel territorio e ad eventi corruttivi, oltre che promuovere attività finalizzate alla prevenzione e contrasto alle stesse;

Ritenuto che la costituzione di un Osservatorio, quale organismo permanente con funzioni consultive e propositive, di studio, ricerca, documentazione, monitoraggio, collaborazione e stimolo per le attività comunali a sostegno della legalità e per la valutazione e prevenzione dei fenomeni di illegalità presenti sul territorio, possa costituire uno strumento utile per lo studio e la promozione di attività finalizzate alla prevenzione e al contrasto di tali fenomeni di illegalità;

Rilevato che la collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa ed in particolare con il Master in “Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzazione e della corruzione” (APC) possa essere ulteriormente sviluppata, prevedendo forme di cooperazione che comportino un’attività di supporto ed ausilio all’Osservatorio del Comune di Pisa;

Considerato che l’attività dell’Osservatorio debba svolgersi in un’ottica di coinvolgimento attivo del territorio finalizzata all’inclusione e alla partecipazione degli stakeholder e dei soggetti interessati, ricercando spazi e modalità di interazione con coloro che sono in grado di rappresentare bisogni ed istanze specifiche, quali le associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, etc…;

Rilevato che si ritiene utile per l’attività dell’Osservatorio di avere l’apporto di più contributi e più punti di vista all’analisi e al contrasto di tali fenomeni, tra i quali le associazioni e formazioni che promuovono la legalità e la cultura sociale dell’antimafia, in primis Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie;

Visto l’art. 42 del T.U.E.L. e l’art. 51 dello Statuto del Comune di Pisa;

Visti i pareri favorevoli espressi in ordine alla regolarità tecnica e contabile ai sensi dell’art. 49 comma 1 del T.U.E.L.;

DELIBERA

Di approvare l’istituzione dell’Osservatorio per lo studio e la promozione di attività finalizzate al contrasto di fenomeni di illegalità, con particolare riferimento alle infiltrazioni criminali nel territorio e ad eventi corruttivi;

Di approvare “Regolamento dell’Osservatorio” costituito da n. … articoli, in allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale;

Di dare atto che il Regolamento entrerà in vigore dalla data di esecutività della presente deliberazione;

 

  1. Allegato – REGOLAMENTO DELL’OSSERVATORIO per lo studio e la promozione di attività finalizzate al contrasto di fenomeni di illegalità, con particolare riferimento alle infiltrazioni mafiose nel territorio e ad eventi corruttivi.

ART. 1 – ISTITUZIONE OSSERVATORIO

  1. E’ istituito, presso il Comune di Pisa, I’Osservatorio Comunale per lo studio e la promozione di attività finalizzate al contrasto di fenomeni di illegalità, con particolare riferimento alle infiltrazioni mafiose nel territorio e ad eventi corruttivi.

  2. L’Osservatorio ha funzione consultiva, di proposta e di stimolo per gli atti di competenza dell’Amministrazione Comunale nei campi relativi alla diffusione della cultura della legalità.

  3. L’Osservatorio ha ampia autonomia per quanto riguarda la scelta degli argomenti da affrontare e I’organizzazione dei propri lavori.

  4. L’Osservatorio sarà supportato nella propria attività dal Segretario Generale o da personale dallo stesso delegato, appositamente formato e da possibili tirocinanti del Master APC.

  5. L’Osservatorio potrà, su deliberazione dei rispettivi enti, assumere una dimensione sovracomunale.

ART. 2 – ATTIVITA’ DELL’OSSERVATORIO

L’attività dell’Osservatorio del Comitato consisterà principalmente in:

1) studio dei fenomeni di illegalità mediante

    1. – acquisizione dati da uffici, enti, associazioni di categoria, ordini professionali;

    2. – elaborazione dati, anche mediante l’individuazione di indicatori di rischio;

2) promozione di attività finalizzate alla prevenzione dei fenomeni di illegalità;

3) stimolare il coordinamento tra le diverse istituzioni sul territorio e tra soggetti, pubblici e privati, che si occupano del contrasto ai fenomeni di stampo mafioso;

4) promozione della legalità e della cultura sociale dell’antimafia come elementi imprescindibili del tessuto sociale;

5) Supporto all’Amministrazione Comunale nella prevenzione e contrasto dei fenomeni di illegalità.

ART. 3 – COMPITI DELL’OSSERVATORIO

I compiti dell’Osservatorio consistono principalmente nel

  1. monitorare i settori sensibili ai fenomeni oggetto di analisi;

  2. avanzare agli organi politici (Giunta e Consiglio Comunale) proposte di modifica e correzioni, anche di natura organizzativa, per rimuovere o prevenire situazioni di maladministration;

  3. proporre convenzioni, protocolli d’intesa o altre forme di collaborazione con le forze dell’ordine e gli organismi giudiziari utili alla costruzione di percorsi indirizzati alla concreta opposizione ai fenomeni di illegalità;

  4. redigere annualmente una relazione sui fenomeni oggetto di analisi da presentare al Consiglio Comunale in una seduta apposita, e inviarla al Sindaco, al Responsabile Anticorruzione, al Prefetto, alla DDA, al Questore, al Procuratore Capo. La relazione sarà pubblicata sul sito dell’Ente nella sezione Amministrazione Trasparente. La relazione sarà presentata, altresì, ad un’assemblea pubblica adeguatamente pubblicizzata sul sito dell’Ente e tramite gli organi di stampa;

  5. supportare l’organo consiliare, anche mediante audizioni nelle competenti commissioni consiliari;

  6. fornire formazione ed indicazioni utili ai diversi settori del Comune per le tematiche di anticorruzione e contrasto alla criminalità, anche esprimendo un parere preventivo sul piano anticorruzione predisposto dal Responsabile Anticorruzione, con indicazione di contenuti o misure di prevenzione da inserire nel piano stesso;

  7. promuovere tutte le iniziative per monitorare il sequestro e la confisca dei beni mafiosi e per il loro riutilizzo e la loro fruizione sociale ed economica.;

  8. supporto e formazione interna all’Ente ai funzionari e ai dirigenti preposti ai settori sensibili, per l’elaborazione di una metodologia utile alla prevenzione di possibili infiltrazioni da parte della criminalità organizzata;

  9. programmazione e realizzazione di iniziative informative e formative in collaborazione con gli istituti scolastici del Comune di Pisa, finalizzate alla conoscenza del fenomeno e alla prevenzione dello stesso.

ART. 4 COMPOSIZIONE

  1. L’osservatorio è composto da cinque membri, da individuare tra personalità di rilievo con pluriennale esperienza lavorativa nel contrasto a tali fenomeni, studiosi dei fenomeni oggetto di analisi e rappresentanti della società civile impegnati nel contrasto dal basso.

  2. Fanno parte di parte di diritto dell’Osservatorio il direttore del Master Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzazione e della corruzione e il Coordinatore provinciale di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie.

  3. I restanti tre membri dell’Osservatorio saranno nominati dal Consiglio Comunale, previa pubblicazione di un bando pubblico con presentazione dei curricula, la cui istruttoria sarà curata dal Responsabile Anticorruzione.

  4. Non possono far parte dell’Osservatorio gli Amministratori Comunali (Sindaco, Assessori e Consiglieri), nonché gli Amministratori di Enti strumentali al Comune o di Società partecipate da quest’ultimo.

  5. I componenti dell’Osservatorio svolgono la propria attività a titolo gratuito e avranno diritto ad un rimborso spese.

  6. In caso di dimissioni, decesso o impedimento di un componente dell’Osservatorio, si provvederà alla sua sostituzione secondo le modalità di cui al presente articolo.

ART. 5 – DURATA

I componenti dell’Osservatorio devono essere nominati entro sei mesi dall’insediamento del Consiglio Comunale e restano in carica fino alla scadenza del Consiglio Comunale.

ART. 6 – SEDE

L’Osservatorio ha sede, di norma, nel Palazzo Comunale, dotando lo stesso della strumentazione informatica necessaria.

ART. 7 – ACCESSO AGLI ATTI

  1. Al fine di svolgere i compiti e le attività sopra descritte l’Osservatorio potrà:

    1. accedere a tutti gli atti ed i fascicoli dell’ente;

    2. richiedere dati agli uffici dell’Amministrazione comunale o di Enti strumentali al Comune o di Società partecipate da quest’ultima;

    3. audire personalità o istituzioni, oltre che i dirigenti dell’Amministrazione comunale e gli Amministratori di Enti strumentali al Comune o di Società partecipate da quest’ultimo.

 

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