La raccolta dei rifiuti costosa e inefficiente

TIRRENO PISA, pagina VII
L’INTERVENTO di Piero Pierotti
Continuando con la politica dei tentativi (ricordiamo il “porta a porta” di qualche anno fa) tipica di chi non ha una strategia chiara, il Comune di Pisa ha recentemente riorganizzato il servizio di raccolta dei rifiuti le “isole ecologiche” fisse e mobili, confermando il meccanismo degli sconti con l’Ecobonus. Il sistema delle Cam, o centri ambientali mobili, è costoso e non ha portato a un aumento significativo della raccolta differenziata, che dal 2009 ad oggi e aumentata solo di due punti percentuali (non raggiunge il 40% in città), quindi crediamo sia utile una sua razionalizzazione, ma la strada intrapresa è quella sbagliata.
Le stazioni ecologiche, fisse e mobili, sono nate per poter conferire quei rifiuti speciali e pericolosi che non si possono inserire nei cassonetti: ingombranti, macerie, batterie.
Quanto all’ecobonus, riteniamo che sia un sistema iniquo, che crea disparità tra i cittadini: ad esempio non premiai cittadini virtuosi che fanno la raccolta differenziata conferendo i rifiuti nei cassonetti. Inoltre per avere diritto all’ecobonus è necessario conferire all’isola ecologica almeno il 40% della produzione presunta del proprio nucleo familiare, il che significa, per 5 persone 1600 kg/anno!! Significa, in pratica, dover andare all’isola ecologica almeno una volta a settimana con tempi di attesa che arrivano a oltre un’ora! Come potrebbe trovare il tempo e il modo per conferire 1600 kg all’anno un genitore di tre figli?
L’ecobonus è un sistema inefficiente: significa dover portare quasi la metà dei propri rifiuti differenziati all’ isola ecologica invece che usufruire del servizio di raccolta. Perché una famiglia si dovrebbe sobbarcare l’onere del trasporto dei rifiuti, visto che paga comunque il servizio di raccolta? E poi l’aspetto più importante, che “vizia” tutto il sistema: l’ecobonus premia chi produce rifiuti, anche se in forma differenziata. Chi compra l’acqua in bottiglia e conferisce la plastica prodotta viene premiato. Chi beve l’acqua di rubinetto in caraffa di vetro, no!
Esistono altri sistemi per premiare i cittadini virtuosi e che contribuiscono veramente ad innalzare le percentuali di raccolta differenziata: raccolta porta a porta capillare, unita alla tariffazione puntuale dei rifiuti effettivamente prodotti ad esempio con i sacchetti con il codice a barre o i sacchetti prepagati. In questo modo si raggiungono rapidamente le percentuali di raccolta differenziata sopra al 70%.
L’assessore Sanzo annuncia invece per Pisa l’introduzione parziale e graduale della raccolta porta a porta, e comunque l’esclusione del centro storico e del litorale. Ci pare quindi che l’amministrazione comunale sia poco convinta della necessità e della bontà di raggiungere le percentuali di raccolta differenziata che consentano ai cittadini di non pagare più l’ecotassa. Questo ci fa pensare che tale modo di “fare melina” con la raccolta differenziata serva come tentativo di giustificare il mantenimento in vita dell’inceneritore di Ospedaletto.

una città in comune

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